La sfida numero uno era riuscire a far andare tutto liscio il giorno del matrimonio.
E ce l'abbiamo fatta, nonostante il giorno prima delle nozze il vestito da sposa fosse ancora da stirare.
Lo so, vorreste vedere una foto più descrittiva, che mostri la mia faccia e il vestito :-)
Dovrete aspettare un po', il fotografo ci sta lavorando (ne abbiamo fatte tipo 700 - serve una selezione minima ehehe). Per la serie "le novità dell'estate", sto lavorando sulle illustrazioni per la nuova versione di Storia dei miei piedi (della prima edizione me ne restano 5 copie). Per questa occasione sto anche provando a fare un piccolo crowdfunding per pagarmi la traduzione (inglese).
A parte questo progetto, sto iniziando ad iniziare i preparativi per il trasloco. A quanto pare, invece che spostarmi in Africa a ottobre, dovrò farlo ad agosto e questo significa che devo già impacchettare un bel po' di roba.
Sempre per questo motivo, la chiusura dello shop del mio sito è anticipata al primo giorno di agosto, giorno in cui farò le ultime spedizioni. Come molti di voi sapranno, le copie dei libri presenti nello shop hanno un numero limitiato e, una volta esaurite, non verranno rimesse in magazzino (molti dei miei libri saranno su Amazon in edizioni quasi uguali a quelle realizzate per il mio sito). Oltretutto tutti i prodotti del mio sito sono in saldo. Tutti, fino al 70%. Direi che vi conviene fare incetta finché resta roba :-D Detto questo, sto iniziando a prepararmi per i prossimi 4 anni. Una parte di me vorrebbe cogliere l'occasione per studiare di nuovo un po': migliorare nei disegni in quelle che sono le cose per me più difficili da rappresentare, imparare una nuova lingua (arabo), leggere tanti libri per migliorare la mia scrittura. Ci sono moltissime cose che, non disegnandole quasi mai, mi risultano particolarmente ostiche: i personaggi maschili, le atmosfere notturne, i paesaggi urbani... Credo che, tra le cose che vorrei fare nei prossimi anni ci siano parecchie sfide, ma voi mi conoscete: adoro sfidare me stessa. Insomma, spero di avervi invogliato, in questa estate che sta per iniziare, a darvi dei compiti per le vacanze, come si faceva alle elementari. Io sarò molto impegnata per il trasloco, ma spero lo stesso di riuscire a tirar fuori qualche disegnino o qualche storiella, prima della mia partenza. Una volta in Marocco, mi piacerebbe portare avanti tutta una serie di progetti che ho in mente: scrivere Avventure sulla Via della Plata, illustrare Avventure sul Cammino di Santiago e incrementare Un anno per Cambiare la tua Vita (e magari aggiungervi delle illustrazioni). E poi continuare con i libri di Elsie, che, con o senza editore, continua a viaggiare alla grande in quel degli Stati Uniti d'America (la maggior parte dei miei lettori sono americani). Una cosa è certa, allontanandomi una volta ancora da tutto ciò che conosco e da tutti i miei amici e parenti (tranne mio marito), credo che ci saranno parecchie novità che per ora non posso nemmeno immaginare, che andranno ad influenzare i prossimi mesi. Quindi lasciamo un bel po' di spazio bianco per permettere al destino di riempire le pagine della mia vita con quello di cui ancora non so nulla. Vi abbraccio fortissimo! La vostra Julie Sono appena tornata da Vienna, dove ho partecipato insieme a mio fratello alla 10 km più afosa della storia dello sport. Ecco una foto del pre gara (quella del dopo gara ve la risparmio volentieri): Il prossimo mese sarà il delirio allo stato puro. Parto dopodomani e vado nel mio paese a portare i documenti per il matrimonio (waaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah). Ci resto fino a domenica, giorno in cui mi reco a Roma, per festeggiare il compleanno della mia carissima amica, nonché testimone di nozze, nonché dottoressa in fluologia Dott. A.C.Salogny. Potrebbe uscirne un libro già così. Non contenta il 3 di maggio prendo un treno e vado a Milano, dove, dal 4 al 6 sarò all'AFA (Autoproduzioni Fichissime Anderground), uno dei festival di fumetti più fichi del pianeta. Sentitevi liberi di venirmi a trovare! Questa è la loro pagina su Facebook: https://www.facebook.com/events/758245604384606/ L'indirizzo è via Antoine Watteau, 7, 20125 Milano. Vi metto una mappa per praticità: Per questioni di spazio in valigia, i libri che porterò sono quelli elencati qui sotto (quelli antichi li trovate su Amazon). Le copie non saranno moltissime, quindi vi consiglio, se proprio volete essere sicuri di avere la vostra dedica personalizzata, di arrivare presto :-) il dopo MilanoTornerò in Inghilterra il 7 di maggio e vi resterò fino a venerdì 18, data in cui volerò di nuovo verso l'Italia, a Verona. Dopo toccherà a Torino, dove resterò da lunedi 21, fino al 28.
Poi credo mi prenderò una breve vacanza per finire il Thames Path (mi mancano 5 tappe), prima di tornare al lavoro sul nuovo libro di Elsie :-) Ecco, poi non dite che non vi aggiorno. Vi abbraccio tutti e spero di vedervi presto, in quel della Puglia, del Lazio, della Lombardia, del Veneto o del Piemonte. Baci, Julie Quante volte vi hanno detto di scegliere: destra o sinistra, Juve o Toro, grigliata di carne o verdure. La stessa cosa vale per i libri e i disegni: romanzo rosa o giallo, acquerelli o Photoshop. Quando mi dissero per la prima volta che avrei dovuto scegliere uno stile di scrittura (e di disegno) ci mancò poco che ci credessi. In effetti, se avessi deciso di scrivere, dico per dire, solo thrillers, avrei reso la vita facile a lettori ed editori, che avrebbero potuto incasellarmi serenamente in un genere, senza bisogno di fare troppa fatica. Ma come si può pensare di scegliere un genere letterario e trascurare tutti gli altri? Sarebbe come dire iniziare una dieta a base di una sola categoria di alimenti: per quanto vi possano piacere le patate, sono sicura che vi verrebbero presto a noia. Per questo motivo, negli anni mi sono sbizzarrita a provare generi diversi: il thriller con Elenoir, il romanzo d'avventura con Avventure sul Cammino di Santiago, le rime per bambini con La Luna e via dicendo. Forse non sarò "coerente" ma di certo non mi annoio. E diciamocelo chiaramente, scegliere una professione come la mia per poi ritrovarsi a morir di noia sarebbe davvero stupido al 100%. A quel punto invece che l'Accademia di Belle Arti avrei potuto studiare qualcos'altro. Tipo scienze matematiche (che per chi di voi ama la matematica sono il top assoluto). E quindi non fatevi abbattere da chi vi dice che dovete "trovare il vostro stile", non fatevi amareggiare da chi vi dice che "spaziate troppo". Lo stile e l'originalità arrivano col tempo e la sperimentazione. Io sto ancora studiando, per quel che ne so. Uscite fuori dal vostro recinto.Dai tempi in cui ho iniziato a disegnare fino ad ora sono passati quindici anni. Ne sono passati cinque da quando ho finito l'Accademia di Belle Arti e spero vivamente di avere davanti a me almeno altri 40 anni di carriera in cui giocare con gli stili. Non ho fretta. Del resto, così come è necessario scrivere libri diversi è altrettanto necessario illustrarne di altrettanto vari. Questa è la mia idea personale, ma credo che non ci sia nulla di più divertente e stimolante che mettere alla prova se stessi con nuovi materiali e, di conseguenza, nuovi risultati artistici. Quindi, studiate quello che vi insegnano in classe, studiatelo bene, quasi a memoria. Poi però, finiti i compiti a casa fate correre la fantasia, sbrigliate il cervello e le mani. Entrate nel negozio di belle arti e compratevi degli acrilici e delle spatole, oppure delle chine e dei pennini o qualunque altro materiale voi non abbiate ancora testato. Una cosa di cui mi sono resa conto è che spesso si dà per scontato che una volta iniziato a lavorare in un modo, poi ci si debba fossilizzare. Non è così. Io mi sono laureata in "pittura", la mia specialità era la pittura ad olio. Poi ho iniziato a pastrocchiare con gli acquerelli e ora eccomi qui, innamorata follemente della mia tavolozza. Ma questo non vuol dire che io usi solo ed unicamente i miei fidatissimi Artist's Winsor e Newton. Proprio ieri sono entrata in un negozio che vende cose per il bricolage e mi sono presa una scatola "da studenti" di colori acrilici. Voglio sperimentare! Voglio divertirmi! E se quello che farò mi soddisferà bene, se no pazienza, almeno mi sarò divertita :-) Lavorate tanto e lavorate senza ansie da pubblicazione. Altro luogo comune è che bisogna trovare un editore per creare un libro, che bisogna aspettare il momento giusto per pubblicare.
Lasciate che vi dica una cosa: non è vero per niente. Se riguardo le tavole del mio "I racconti di Poe" (90 pagine di fumetto super underground realizzate nel 2006 o nel 2007, prima ancora di essermi iscritta all'Accademia) un po' mi vengono le lacrime agli occhi per la nostalgia e un po' per gli errori anatomici evidenti. Ma poi ci penso e mi dico: "Sai che c'è? Se non avessi completato questo primo volume, se non mi fossi presa la soddisfazione di vedere qualcosa di mio iniziato e finito, non avrei mai continuato a fare quello che faccio". E se è vero che la pratica rende perfetti, aspettare per anni di trovare l'editore giusto senza produrre (e sì, anche pubblicare) la propria roba, non aiuta di certo. Qualcuno potrebbe ribattere "Eh ma perché pubblicare della roba se si sa che ci sono errori/che il lavoro non è perfetto?". E la mia risposta è: "Perché perfetto o anche semplicemente senza errori, non lo sarà mai. Nemmeno quando avrete un editore che vi segua (auguri a trovarne uno bravo)". Al giorno d'oggi esistono mille modi per auto pubblicarsi la propria roba (scriverò presto un articolo a riguardo) ed è più utile che aspettare che qualche editore risponda degnamente alla nostra proposta editoriale (momento che potrebbe non arrivare mai). Lasciate che vi dia un consiglio: producete tanto, producede quando l'ispirazione vi avvolge, tirate fuori le vostre cose dai cassetti quando ancora sono fresche e fate in modo che la gente le legga. I vostri migliori correttori di bozze saranno i lettori stessi. E credetemi, anche fosse che il vostro libro dovesse essere un flop totale, sarete comunque soddisfatti di averlo completato. E avrete imparato qualcosa facendo pratica. Spero che abbiate gradito la lettura! Un bacione, Julie
Salve lettori carissimi, in questo video vi mostro la realizzazione della copertina del mio nuovo fumetto (che trovate qui: https://www.kickstarter.com/projects/juliemaggi/elsies-tiny-comic-book-with-pins-and-patches ). La lista dei materiali da me usati la trovate nella pagina materials :-)
Elsie's Perfect Day COVER from Julie Maggi on Vimeo. Il primo albo a fumetti di Elsie
Molti di voi lo sapranno già, ma per quelli che non se ne fossero ancora accorti, sto lavorando ad un nuovo fumetto! Si tratta di una breve storia, tutta colorata ad acquerello, con Elsie e la sua famiglia. Si svolge a Nutfield, il meraviglioso paese dove vive Elsie.
Era da parecchio tempo che volevo mettermi al lavoro su un fumetto e, non avendo il tempo per poter lavorare ad una graphic novel (ma arriverà, sappiatelo, arriverà) ho deciso di iniziare a creare una storia con Elsie. Il formato sarà lo stesso di The Blank Room, solo che a colori e decisamente più leggero a livello di tematica :-D Il progetto si trova, al momento, su Kickstarter, la piattaforma di raccolta fondi che mi ha permesso di produrre "Elsie presenta: ricette e segreti per un perfetto Afternoon Tea". Fino ad ora ho raccolto il 64% dei fondi per la realizzazione di questo fumetto. Per chi volesse partecipare, sappiate che in palio, oltre al fumetto, ci sono anche altre cose: le spillette e le toppe di Elsie, una mini guida di stile per rinnovare i vostri capi vintage e altre sorprese alle quali sto lavorando proprio in questi giorni.
Ma fate un salto su Kickstarter! Troverete molte più informazioni e anche un altro video, in cui spiego per bene il mio progetto. Per ora questo è tutto!
Vi abbraccio calorosamente e ringrazio immensamente coloro che stanno partecipando al mio progetto di raccolta fondi su Kickstarter. Siete mitici e vi adoro! Baci, Julie Pensavate che stessi dormicchiando? Credevate che le mie giornate di gennaio fossero passate con me seduta sul letto a guardare Netflix mentre le scorte di dolciumi natalizi si andavano a depositare direttamente nel reparto trippa della mia pancia? Nossignore! (in realtà qualche giornata così c'è stata, seguita da amarissimi sensi di colpa e acquisto di nuove scarpe da corsa). Oltre ad essermi iscritta in piscina (ed aver addirittura trovato il tempo e la voglia di andarci, nonostante la pioggia, la nebbia e la neve degli ultimi giorni), ho pure tirato fuori un nuovo piccolo progettino che spero vi piacerà: la prima storia a fumetti di Elsie! Per coloro che mi seguono su Instagram non sarà una novità completa, ma se non fate ancora parte di quella cerchia (crescente - festeggio in questi giorni i primi 500 followers! Yeeeh!), potrebbe esservi sfuggito qualche dettaglio. Come per il libro precedente (Elsie presenta: ricette e segreti per un perfetto Afternoon Tea, disponibile qui nello shop del mio sito e su Amazon) anche questa volta ho deciso di autoprodurre il mio lavoro usufruendo della piattaforma americana Kickstarter. Oltre al primo albo a fumetti di Elsie (tutto a colori, oh yeah!) ho preparato anche qualche bella sorpresina. Ok, lasciatemelo dire esprimendo la mia gioia come si deve. Ho realizzato le spillette e le toppe di Elsie da attaccare alle giacche e ai pantaloni, agli zainetti e ai femacapelli, ai cappellini e alle felpe col cappuccio, alle borse da passeggio e quelle da palestra. Waaaaah! Sono straemozionata!!!! Ah. Ora va meglio. Mai reprimere la gioia. Meno che mai l'ansia, soprattutto quando le due sono mischiate insieme. Non si sa mai. Potrebbero esplodere. Ed è così che mi sento. Piena di gioia perché ancora una volta un mio progetto sta prendendo vita e piena di ansia perché sono nuovamente nelle mani del pubblico. Cioè voi. :-D Per questo vi invito a fare un salto sulla pagina del mio progetto, guardare il video da me realizzato con tanto amore e un discreto ammontare di perizia tecnica (LOL, scherzo, sto ancora imparando a fare i video, ma spero che vi piacerà comunque) e, se il mio progetto dovesse ispirarvi, contribuire (riceverete in cambio un sacco di cose fichissime) e condividere con tutti i vostri amici e parenti. Tranquilli/e, se il fumettino viene prodotto, lo stamperò sia in italiano che in inglese. Vi ringrazio fin da subito per il vostro supporto e spero vivamente che vi divertirete a seguire la produzione di questo primo fumettino con Elsie, le spillette, le toppe e tutto quello che mi salterà in mente nelle prossime settimane!
Un abbraccio. La vostra gioiosa, Julie Una settimana fa avevo l'ansia a mille e le preoccupazioni che mi toglievano il sonno. Così ho scritto ai miei amici di pensare intensamente a qualcosa di bello, di mandarmi le loro energie positive. Ed ha funzionato alla grande. Dopo nemmeno quattro giorni dal lancio del progetto di "Elsie: ricette e segreti per un perfetto Afternoon Tea" (in inglese e italiano) sulla piattaforma Kickstarter, i partecipanti alla raccolta fondi per questo libro hanno reso il mio sogno realtà! Eccolo qua, in cima alla serie di libri per bambini finanziati dalla piattaforma. Sono felice come non mai. Mi è stato chiesto di spiegare come io abbia fatto a far funzionare un crowdfunding in meno di quattro giorni, per un progetto italiano. Perché una cosa bisogna dirla, non ci sono molti progetti italiani che abbiano successo su Kickstarter, piattaforma dal pubblico decisamente americano. E quindi ecco la storia del mio crowdfunding e qualche suggerimento per il vostro prossimo progetto da autoprodurre. Partite dal presupposto che non ce la farete mai e impegnatevi il triplo per farcela.Come prima cosa devo divi la verità. Al primo tentativo di crowdfunding su Kickstarter, il mio progetto non ha funzionato. Stesso identico libro, pochissimi risultati. Come mai? Bene, la risposta è semplice: non ho seguito le regole. Su questa meravigliosa piattaforma che è Kickstarter, vi vengono suggerite cose del tipo "fai un video di presentazione del progetto", oppure "manda costanti aggiornamenti ai tuoi fan". E sono regole che vanno seguite alla lettera. Non ha davvero importanza quanto vi sbattiate in giro per far condividere il vostro progetto, se poi non avete nemmeno una foto di ciò che state proponendo alla gente di comprare (perché finanziandovi, di fatto, compreranno il vostro prodotto - non vi fanno l'elemosina o la carità). Quindi seguite le regole e i suggerimenti dello staff. Pensate bene a cosa state proponendo.Volete proporre la vita a fumetti del giardiniere comunale del vostro paesino? Un manuale per come pulire la moquette del giroscale? Lasciatevelo dire, probabilmente non ci saranno molte persone a cui potrà interessare, con tutto il rispetto per la buona volontà che ci metterete nel creare il vostro libro (o ancora meglio - cortometraggio). Non ho proposto la prima storia di Elsie che io abbia mai disegnato o scritto. Quella ce l'ho ancora nel cassetto, perché non sono ancora del tutto convinta che sia la versione definitiva di quello che voglio raccontare. E perché con questo secondo libro sono maturata nella conoscenza del personaggio e mi sono decisa finalmente a farmi aiutare da una bravissima graphic designer assunta per l'occasione. Insomma, ci ho pensato e lavorato tanto prima di buttarlo là fuori, questo librettino. Non chiedete 2 milioni di dollari, per quanto fighi voi siate.Mettiamo le cose in chiaro: se chiedete 15.000 euro per un volume illustrato e non siete conosciuti per la vostra bravura nemmeno nella vostra classe di disegno mi pare ovvio che sarà difficile che voi raggiungiate il vostro scopo di finanziare il progetto. E siccome io non sono conosciuta per niente ho deciso di tenermi molto molto molto bassa come cifra iniziale: ho messo come limite minimo per il finanziamento 1500 pounds (1990 dollari circa). Su Kickstarter se non raggiungi la cifra che ti sei prefissata non ricevi nessun finanziamento - nemmeno un dollaro. A quel punto tanto vale non spararla proprio altissima. Datevi tempo.Se va male, riprovateci in modo più efficiente.Dopo che il mio primo crowdfunding è andato male la voglia di riprovarci era pari a zero. Poi, uno dei miei backers (sostenitori) mi ha scritto un messaggio e mi ha detto: "Non rinunciare, è un bel progetto, aggiusta il tiro e riprovaci". E così ho fatto. Ho fatto un video, ho messo delle foto di quello che stavo proponendo (di ogni singolo premio che offrivo) e ho proposto il libro in due lingue: inglese e italiano. Nemmeno una persona (fino ad ora) mi ha sostenuta dall'Italia (su Kickstarter - qui sul mio sito la maggior parte degli ordini arrivano dal mio amato Paese). Ma mi hanno sostenuto dagli Stati Uniti, Canada, Australia, Brunei, Regno Unito, Irlanda, Germania, Danimarca, Repubblica Ceca, Lettonia, Hong Kong... Insomma, fatevi aiutare a scrivere il vostro progetto in inglese perché è in quella lingua che otterrete un pubblico. L'Italiano lo parlano in 59 milioni di persone nel mondo. L'inglese 365. Lascio a voi fare due più due. Sebbene su Kickstarter vi venga consigliato di creare raccolte fondi che durino pochi giorni, non esagerate. Soprattutto se non vi conosce nessuno il tempo è una carta che giocherà a vostro favore perché vi permetterà di far girare il progetto e soprattutto, vi manterrà a portata dei backers che magari non sanno nemmeno che esistete e che capitano sul progetto per puro caso. Non date retta a chi vi dice che se non siete famosi non potete fare crowdfunding.L'ho sentita dire ovunque. Prima bisogna farsi conoscere e poi la gente ti sosterrà. Grazie al cavolo. Ma non è l'unico modo. La cosa che conta è creare un progetto che non interessi solo a voi stessi ma anche agli altri. Che se avessi proposto un volume über underground in bianco e nero scritto in una lingua parlata solo nella mia regione state pur sicuri che anche avessi avuto 12 milioni di followers non se lo sarebbe comprato nessuno. Basta fare ricerca. Indirizzarsi verso cose che non debbano per forza essere narrativamente astruse o graficamente "rivoluzionarie". Spesso, anche se la gente fa ooooh, quando vede un fumetto o un libro illustrato super weird, poi però si compra un bel volume fatto con uno stile normale e con una tematica alla portata di tutti. Oltretutto, sono molto più felice che il mio progetto abbia funzionato (e continui a funzionare - non dimentichiamoci che è online da pochi giorni e gliene restano ancora 25) nonostante il fatto che io non fossi famosa. Un bel tiè a chi non crede in me. Quando poi, un giorno, sarò più conosciuta di Madonna, mi ricorderò che non vuol dire niente quanti anni hai, quanti fan ti seguono o quanto sei bravo a farti le selfie: l'importante è l'amore che ci metti in quello che fai. Vi saluto tutti e tutte con affetto, ringraziandovi non solo per aver letto questo post, ma anche per avermi mandato i vostri pensieri positivi qualche giorno fa.
Per me, voi, miei primi lettori, siete il gruppo più fico che io possa desiderare e vi amo tutti tantissimo. Specialmente quelli che gioiscono con me quando le cose, finalmente, vanno bene. Un abbraccio dalla vostra gioiosissima, Julie Dopo un mese e mezzo di Cammino, finalmente di ritorno a casa (con un quintale di lavoro arretrato).7/9/2017
Questa mattina mi sono svegliata nel mio letto, coperte e lenzuola pulite, una colazione pronta per essere preparata in cucina e una doccia calda. Queste piccole cose, dopo un mese di avventure sulla via della Plata, mi sono sembrate già delle conquiste inimmaginabili. Poi ho iniziato a pensare a tutte le cose da fare che, in mia assenza, si erano accumulate. E il pensiero di ripartire per la Spagna mi ha sorvolato molto da vicino.
Ma sono troppo emozionata all'idea di mettermi al lavoro per preparare i prossimi libri, incluso quello in cui vi racconterò per filo e per segno, di tutte le mie giornate di Cammino lungo la Via della Plata e il Cammino Sanabrese. E poi le illustrazioni: ho deciso di illustrare entrambi i miei libri di avventure sul Cammino, sia il mio precedente (ora tornato in autoproduzione - finalmente), che quello che scriverò nei prossimi mesi. Mi baserò sul diario di viaggio che scrivevo quotidianamente, senza saltare nemmeno un giorno, alla luce della torcia elettrica che mi ero portata in viaggio.
Conto di ultimare la stesura di Avventure sulla Via della Plata prima di Natale e di finire le illustrazioni entro marzo. Spero in questo modo di poterlo far uscire per la prossima estate.
Vorrei cogliere l'occasione per ringraziare le persone che, durante questo lunghissimo Cammino, mi hanno seguito, supportato e tirato su di morale nelle le giornate no. Non so come avrei fatto senza gli amici, i parenti e i followers che in questo mese e mezzo mi hanno trasmesso energia scoppiettante e affetto e che mi hanno incoraggiato nella mia impresa. Siete stati i migliori compagni di viaggio che io potessi avere e spero di poter ricambiare la gioia che mi avete donato attraverso le mie parole e disegni. Vi scriverò presto per comunicarvi altre novità, ma per oggi è tutto. Vado a lavorare che ho davvero una lista infinita di cosine belle da preparare per voi e non vedo l'ora di mettermi all'opera! Saluti e baci dalla vostra camminatrice a riposo (per ora :-D) Ed ecco che l'inverno è arrivato, con il suo freddo intenso e il bisogno spasmodico di nutrirsi di cioccolata calda quotidianamente. Eh vabbè, faremo questo sforzo. Tra qualche giorno parto per lo Yorkshire, dove passerò le Feste. Mi mancano i panettoni, i pandori e gli struffoli e tutte le delizie che per Natale sembravano piovere sul tavolo da pranzo (lo so, lo so, che c'erano due elfi in cucina). Ma non buttiamoci giù: in due anni e mezzo di vita in Inghilterra ho scoperto che anche qui si mangia bene. Solo che la gente non lo sa. Non lo sanno nemmeno gli Inglesi. Ecco alcuni esempi di cibo tipico. Come avrete notato non mi sono impegnata molto per darvi esempi di cibo "sano". Ma di certo una porzione di "Eggs Benedict" (e non pensate subito a Cumberbatch) non è di certo meno salutare di una di lasagne. E nella prima foto potete notare come io abbia associato la frittura mista di pesce ad una bella insalata. L'ultima foto è una bella tanichetta di Cider , o sidro, come lo chiamiamo noi. L'ho scoperto a Cheddar, mentre aspettavamo l'autobus sgranocchiando crackers e formaggio. Prima di giudicare dovete assaggiare. Ora, per l'anno nuovo io e il mio ragazzo abbiamo deciso di provare tante diete diverse, da quella paleo a quella vegetariana indiana, a quella dei "succhi" fino ad arrivare alla vegana. Perché? Perchè no? L'idea è di sperimentare nuovi modi di cucinare il cibo, cercando di allargare i nostri orizzonti culturali e culinari. Ma parliamo di libri. Un anno fa scrissi un libro sotto pseudonimo, lo pubblicai tramite Amazon e stetti a vedere cosa succedeva. La verità è che ricevetti molti feedback positivi, alcune critiche e molte idee. Quindi ritirai la pubblicazione, la rilavorai per bene e ci aggiunsi una cinquantina di illustrazioni. Poi la mandai in giro ad un po' di editori italiani. Il risultato? Qualche risposta interessante, inclusa quella di un editor strafico di cui non farò nome. Ma in sostanza, niente di fatto. Quindi ho deciso che, se dopo Natale non ricevo una risposta positiva definitiva, ripubblicherò personalmente questo libro misterioso (l'ho già impaginato), per la vostra gioia e per la mia. E speriamo che abbia tanto successo, così che qualcuno, là fuori, si morda le mani per esserselo fatto scappare. Una cosa la devo dire: un po' di tempo è passato da quando ho iniziato a pubblicare (e ripubblicare) i miei libri e, anche grazie allo shop online, le cose vanno migliorando. Inizio a capire come funziona e questo vuol dire solo una cosa: che prima o poi tutti gli ingranaggi andranno al loro posto ed io avrò un libro dal buon contenuto e dalla bella grafica, accompagnato da una buona promozione e da tante recensioni positive. E a quel punto anche gli altri libri andranno meglio. Lo so per certo. Per eliminare tutte le distrazioni ho anche deciso di prendermi una pausa di riflessione dal mio Facebook personale (continuo ad usarlo per i messaggi, ma ho deciso di non leggere né pubblicare nulla o quasi per un anno - ho iniziato il giorno del mio compleanno). Inoltre c'è il primo libretto illustrato della serie Elsie The Mouse, al quale sto lavorando alacremente ma senza fretta e con grandi dosi di tè verde ad accompagnare i miei schizzi e le mie acquerellate. Prevedo di finirlo per febbraio e vorrei provare a trovargli un editore inglese. Come mai? Perché la mia vita adesso è qui e prevedo che resterà qui. Mi piace partecipare a fiere del libro e mercatini vari, ma di certo non posso continuare per sempre a fare avanti e indietro dall'Italia. Devo cercare di costruire le fondamenta della mia carriera artistica qui, nella patria dell'editoria bella (voi non potete capire la bava alla bocca quando vedo certe edizioni con copertina rigida ricoperta, lettere in rilievo e carte pregiate - della serie "invogliare il lettore a spendere in nome della qualità").
So che ce la farò. :-) Un abbraccio natalizio dalla vostra struffola preferita, Julie
Eccomi qui, finalmente, a raccontarvi un po' delle ultime novità.
Con il Natale in avvicinamento le cose da fare si moltiplicano a vista d'occhio: pacchettini da spedire a lettori di tutto il mondo, mercatini di Natale a cui partecipare, riunioni con gli artisti locali e soprattutto (ansia suprema del mese di dicembre) comprare i regali ai parenti. Ormai ci ho fatto l'abitudine: ogni anno una parte di me non vede l'ora di trovare cose simpatiche e carine (e magari utili) per mamma, papà, fratello, nonna e amici vari. L'altra parte di me ha il terrore di arrivare l'ultimo giorno senza aver ancora trovato qualcosa di abbastanza fico che valga la pena essere comprato e impacchettato (dalla sottoscritta, ovviamente: impacchettare regali è uno dei piaceri della vita). Ma quest'anno è un'anno speciale perché, per la prima volta, non mi ritrovo ad incartare solo i pacchettini per i parenti ma anche quelli per le persone che acquistano nel mio negozio online i miei libri, giocattoli (non ditemi che non avete ancora visto questo) e stampe. L'emozione è grande e mi sento sempre onorata quando ricevo un messaggio che mi dice che Angela ha comperato un libro per il suo bimbo o che Dario ha ordinato delle stampe per la sua ragazza. Ogni volta che spedisco un pacchetto mi rendo conto di quanto io sia fortunata a poter interagire con persone che apprezzano il mio lavoro e che mi fanno sentire amata.
Ma lasciate che vi mostri un regalo che ho ricevuto per il mio compleanno (ah, visto che ci sono, GRAZIE ancora a tutti e tutte coloro che mi hanno scritto su Facebook e che mi hanno lasciato bellissimi messaggi e recensioni).
Quello che vedete qui sotto è il video (in Inglese) del mio libro The Moon. Questo video è stato realizzato dalla mia amica Jo (ricordate? quella con cui ho realizzato le istruzioni per realizzare un orsetto arcobaleno all'uncinetto? Qui potete scaricare gratuitamente il PDF). Insieme a suo marito Brian ha voluto farmi questo bellissimo regalo: ha registrato la sua voce, montato le immagini e mi ha donato un audiolibro illustrato del mio racconto! The Moon from Julie Maggi on Vimeo.
Non potete immaginare quanto mi abbia fatto felice ricevere questo regalo e l'idea che adesso i bambini possano ascoltare la storia tutte le volte che vogliono mi rende davvero contentissima. Per adesso il video è solo in inglese ma, il giorno che avrò la possibilità di realizzarlo in italiano, non mancherò di farlo. Per ora potete trovare QUI il libro cartaceo in entrambe le lingue (ve lo spedisco autografato, con un piccolo disegno).
Prima di tornare al lavoro vi mostro una piccola anteprima del progetto al quale sto lavorando adesso. Si tratta di un piccolo libretto illustrato con il mio nuovo personaggio: la topolina Elsie! Spero che vi piaccia, io ne sono innamorata. Come sempre sto usando i materiali che trovate in questa lista qui. Non vedo l'ora di finire questo libro ma nello stesso tempo mi sto prendendo il tempo necessario per curare ogni dettaglio e rifare le illustrazioni anche quattro volte prima di ultimare le versioni definitive. In realtà ho già praticamente un'altra storia con questo personaggio ma devo rivedere alcuni passaggi nella narrazione e, non avendo un editore (ergo - una data di consegna), posso prendermi il lusso di mettere in pausa quella storia, mentre finisco questa. Tanto il personaggio è lo stesso e per me, fare uscire prima questa o quella non cambia. :-)
Spero che vi abbia fatto piacere leggere un po' di novità e vi auguro un pre-Natale non troppo faticoso.
Un baciotto dalla vostra frullatrulla, Julie Ci sono persone che, forse inconsapevolmente, ma con un solo gesto sono in grado di illuminarvi la giornata. Ieri, per me, questa persona è stata Carla. Carla è stata la prima persona ad aver acquistato un libro sul mio nuovo shop online, qui sul mio sito (lo trovate sopra, dove ci sono le altre pagine). Non è stato solo il suo acquisto a rendermi particolarmente felice. Ma il modo in cui mi ha aiutato a capire cosa avveniva dall'altro lato. Dal lato di colei che, tra una settimana o poco più, riceverà un pacchetto a casa, con dentro uno dei miei libri, con una dedica fatta apposta per lei. Un pacchetto incartato da me, e da me spedito con una certa trepidazione all'ufficio postale vicino casa (e qui le poste funzionano bene, ho fatto solo venti minuti di fila). Ormai da un bel po' ho iniziato a vendere i miei fumetti e libri illustrati su Amazon, ma sentivo il bisogno di trovare uno spazio più intimo, in cui accogliere i lettori che volessero non solo un mio libro, ma anche qualcosa di più personale: una firma, un piccolo disegno, qualcosa di fatto a mano da me, Ci ho messo mesi e mesi a creare questo negozio online: non sono troppo pratica coi computer. Un pezzettino per volta, prima una fotografia, poi una descrizione. Ed ora eccolo qui! I prodotti al suo interno varieranno e di volta in volta ci saranno nuovi libri (cercherò di dare la precedenza alle nuove uscite, soprattutto quelle molto underground o con formati strani). Ecco, ad esempio, la mia Piccola guida per Santiago de Compostela. A volte troverete anche piccole cose fatte a mano da me (a tiratura ultra limitata). E poi chissà cosa mi inventerò: giocattoli? prodotti biologici? Vorrei poter restare libera, almeno qui, di offrirvi quanto di più divertente e unico io possa riuscire a creare :-) Per coloro che vivono nei dintorni o per chi volesse venire appositamente a passare una settimanella nel sud dell'Inghilterra (vi suggerirò alberghi vittoriani in cui soggiornare e non farò mai mancare un buon té con biscotti sul tavolo da disegno), si possono anche prenotare lezioni private di disegno. Ho voluto creare questo piccolo negozio online in modo da rispondere alle numerose richieste dei lettori che volevano comperare i libri "direttamente da me". Suppongo che si tratti più o meno della differenza che c'è tra comprare il miele al supermercato o direttamente dall'apicoltore, recandosi in campagna e dando un'occhiata intorno. Bene, sono felice di poter dire che, da ieri, anche io posso accogliervi nel mio studio virtuale e dedicarvi quell'attenzione che, come lettori, meritate più di tutti. La gioia che mi date quando leggete qualcosa scritto da me, è una gioia che è difficile da spiegare.
Con tutti i libri che ci sono in giro, al giorno d'oggi, è davvero difficile riuscire ad affezionarsi ad un autore. So cosa vuol dire quando si trova un autore che si ama particolarmente. A me è successo fin da piccola di avere delle cotte letterarie: furono prima Roald Dhal, Jules Verne, Stephen King, poi Banana Yoshimoto, E.T.A Hoffmann, Charles Baudelaire, Romain Gary, poi ancora William Shakespeare, Beatrix Potter e Sir Arthur Conan Doyle, e via dicendo. Non appena trovavo un loro libro da qualche parte, dovevo leggerlo. Mi incuriosiva sempre partire dal primo libro o racconto che avevano scritto da giovani e poi arrivare all'ultimo, magari uscito la settimana precedente in una nuova fiammante edizione. Chiaramente questi sono tutti nomi che farebbero tremare anche il più famoso degli emergenti. Ed io non sono nemmeno tra quelli. Ma mi piace l'idea di poter iniziare a costruire un rapporto sano con i miei lettori (hey! ho appena superato la soglia dei mille followers! Yuppyyh!!). Vorrei poter avere la possibilità di dare indietro un po' di quell'affetto che mi viene donato dalle persone come Carla, che, dall'altra parte dello schermo, condividono i miei post, mi lasciano recensioni carine, parlano con i loro amici e con le loro amiche delle mie opere. E soprattutto, che mi sostengono comprando i miei libri. Perché se avrò il loro sostegno potrò andare avanti e migliorare, E tra dieci, vent'anni, magari sarò diventata una scrittrice e una disegnatrice migliore (e credetemi se vi dico che già vedo dei progressi - piccoli ma ci sono). Quindi grazie Carla, che ieri mi hai dato fiducia. Grazie a te e a tutti coloro che ti seguiranno. Un abbraccio enormissimo, la vostra bidibibodibibù, Julie Quando scrissi questa storia, tre anni fa, la pioggia del Belgio bagnava i vetri della finestra della mia camera e grosse lacrime solcavano il mio viso. L'abbandono, quello vissuto da adulti, è doloroso come quello vissuto da ragazzini. Mi sono sempre posta questioni riguardanti lo spazio emotivo: quel luogo non luogo in cui nascono i nostri pensieri, quel campo di forza invisibile che alimenta le nostre gioie e i nostri dolori. La sera in cui scrissi The Blank Room fu una sera importante. Nulla era più come prima, non gli amici, non la casa in cui vivevo, non la lingua che parlavo, non il cibo che mangiavo. E non la persona che amavo, o meglio, che avevo amato. E che mi aveva amato. Ma in che luogo erano finite tutte le emozioni che avevo vissuto e condiviso? Com'era possibile che ciò che il giorno prima mi aveva reso così felice, quella sera mi facesse sentire così triste? Non ero sempre io? Non era sempre lo stesso mondo in cui abitavo? E allora perché tutto mi sembrava così difficile? Non ci sono tanti altri modi per descrivere l'abbandono, se non quello che io definisco "lo strappo": come due pezzi di stoffa che vengono tirati alle due estremità e si dividono là dove erano stati cuciti insieme. Quando si parla di esseri umani, però, con i loro sogni e le loro speranze, tutto diventa tridimensionale. Noi conteniamo emozioni, noi condividiamo emozioni. Fu così che nacque in me l'immagine della stanza vuota: The Blank Room. Blank non significa solo vuoto, ma anche nuovo, pulito, assente. Indica uno spazio vuoto. La cosa che meglio rende l'idea è la tabula rasa dei latini. Per loro si trattava di una superficie di cera che veniva riportata al suo stato originario allo scopo di poterci scrivere nuovamente sopra. In ambito filosofico viene usato il termine tabula rasa per indicare l'assenza di conoscenza riguardo ad un determinato argomento. Per me tutte queste definizioni avevano a che fare col concetto che volevo spiegare. Un'assenza percepita. Un vuoto in uno spazio che era stato precedentemente creato per contenere qualcosa. Mi ci sono voluti tre anni per poter creare le illustrazioni per questa storia. Ma adesso è qui, finalmente libera di essere letta, interpretata e criticata. Due artisti, pur essendo morti da tempo, mi hanno aiutata ed ispirata sia durante la stesura della parte scritta che durante la realizzazione grafica: Sol LeWitt e Lucio Fontana. Lascio a voi il piacere di scoprire o riscoprire le loro opere, con la speranza che vogliate farlo senza partire dal presupposto che, siccome non si tratta di fumettisti o illustratori, allora non debbano essere avvicinati. Non hanno la peste anche se illustrano concetti in modo astratto. Lasciatevi trasportare nella loro dimensione artistica, non ve ne pentirete. Mi auguro che questo mio libro vi piaccia. Al momento ne esistono una ventina di copie, che sono quelle rimaste della tiratura che ho realizzato per il Treviso Comic Book Festival. Più avanti lo metterò come sempre in vendita su Amazon. Per chi volesse ordinare una delle copie della prima tiratura, è possibile ordinarla tramite il mio shop online.
Saluti a tutti voi! Julie Quando ero ancora una ragazzina, ricordo, i miei genitori mi dicevano sempre “Oh, Julie, da grande potresti diventare una brillante avvocatessa”. Cercavo di immaginare me stessa in tali vesti, e mi vedevo in tailleur e tacchi. Già quella mi bastava come ragione per scegliere una carriera alternativa. |
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