Salve lettori carissimi, in questo video vi mostro la realizzazione della copertina del mio nuovo fumetto (che trovate qui: https://www.kickstarter.com/projects/juliemaggi/elsies-tiny-comic-book-with-pins-and-patches ). La lista dei materiali da me usati la trovate nella pagina materials :-)
Elsie's Perfect Day COVER from Julie Maggi on Vimeo. Il primo albo a fumetti di Elsie
Molti di voi lo sapranno già, ma per quelli che non se ne fossero ancora accorti, sto lavorando ad un nuovo fumetto! Si tratta di una breve storia, tutta colorata ad acquerello, con Elsie e la sua famiglia. Si svolge a Nutfield, il meraviglioso paese dove vive Elsie.
Era da parecchio tempo che volevo mettermi al lavoro su un fumetto e, non avendo il tempo per poter lavorare ad una graphic novel (ma arriverà, sappiatelo, arriverà) ho deciso di iniziare a creare una storia con Elsie. Il formato sarà lo stesso di The Blank Room, solo che a colori e decisamente più leggero a livello di tematica :-D Il progetto si trova, al momento, su Kickstarter, la piattaforma di raccolta fondi che mi ha permesso di produrre "Elsie presenta: ricette e segreti per un perfetto Afternoon Tea". Fino ad ora ho raccolto il 64% dei fondi per la realizzazione di questo fumetto. Per chi volesse partecipare, sappiate che in palio, oltre al fumetto, ci sono anche altre cose: le spillette e le toppe di Elsie, una mini guida di stile per rinnovare i vostri capi vintage e altre sorprese alle quali sto lavorando proprio in questi giorni.
Ma fate un salto su Kickstarter! Troverete molte più informazioni e anche un altro video, in cui spiego per bene il mio progetto. Per ora questo è tutto!
Vi abbraccio calorosamente e ringrazio immensamente coloro che stanno partecipando al mio progetto di raccolta fondi su Kickstarter. Siete mitici e vi adoro! Baci, Julie Pensavate che stessi dormicchiando? Credevate che le mie giornate di gennaio fossero passate con me seduta sul letto a guardare Netflix mentre le scorte di dolciumi natalizi si andavano a depositare direttamente nel reparto trippa della mia pancia? Nossignore! (in realtà qualche giornata così c'è stata, seguita da amarissimi sensi di colpa e acquisto di nuove scarpe da corsa). Oltre ad essermi iscritta in piscina (ed aver addirittura trovato il tempo e la voglia di andarci, nonostante la pioggia, la nebbia e la neve degli ultimi giorni), ho pure tirato fuori un nuovo piccolo progettino che spero vi piacerà: la prima storia a fumetti di Elsie! Per coloro che mi seguono su Instagram non sarà una novità completa, ma se non fate ancora parte di quella cerchia (crescente - festeggio in questi giorni i primi 500 followers! Yeeeh!), potrebbe esservi sfuggito qualche dettaglio. Come per il libro precedente (Elsie presenta: ricette e segreti per un perfetto Afternoon Tea, disponibile qui nello shop del mio sito e su Amazon) anche questa volta ho deciso di autoprodurre il mio lavoro usufruendo della piattaforma americana Kickstarter. Oltre al primo albo a fumetti di Elsie (tutto a colori, oh yeah!) ho preparato anche qualche bella sorpresina. Ok, lasciatemelo dire esprimendo la mia gioia come si deve. Ho realizzato le spillette e le toppe di Elsie da attaccare alle giacche e ai pantaloni, agli zainetti e ai femacapelli, ai cappellini e alle felpe col cappuccio, alle borse da passeggio e quelle da palestra. Waaaaah! Sono straemozionata!!!! Ah. Ora va meglio. Mai reprimere la gioia. Meno che mai l'ansia, soprattutto quando le due sono mischiate insieme. Non si sa mai. Potrebbero esplodere. Ed è così che mi sento. Piena di gioia perché ancora una volta un mio progetto sta prendendo vita e piena di ansia perché sono nuovamente nelle mani del pubblico. Cioè voi. :-D Per questo vi invito a fare un salto sulla pagina del mio progetto, guardare il video da me realizzato con tanto amore e un discreto ammontare di perizia tecnica (LOL, scherzo, sto ancora imparando a fare i video, ma spero che vi piacerà comunque) e, se il mio progetto dovesse ispirarvi, contribuire (riceverete in cambio un sacco di cose fichissime) e condividere con tutti i vostri amici e parenti. Tranquilli/e, se il fumettino viene prodotto, lo stamperò sia in italiano che in inglese. Vi ringrazio fin da subito per il vostro supporto e spero vivamente che vi divertirete a seguire la produzione di questo primo fumettino con Elsie, le spillette, le toppe e tutto quello che mi salterà in mente nelle prossime settimane!
Un abbraccio. La vostra gioiosa, Julie Dopo un mese e mezzo di Cammino, finalmente di ritorno a casa (con un quintale di lavoro arretrato).7/9/2017
Questa mattina mi sono svegliata nel mio letto, coperte e lenzuola pulite, una colazione pronta per essere preparata in cucina e una doccia calda. Queste piccole cose, dopo un mese di avventure sulla via della Plata, mi sono sembrate già delle conquiste inimmaginabili. Poi ho iniziato a pensare a tutte le cose da fare che, in mia assenza, si erano accumulate. E il pensiero di ripartire per la Spagna mi ha sorvolato molto da vicino.
Ma sono troppo emozionata all'idea di mettermi al lavoro per preparare i prossimi libri, incluso quello in cui vi racconterò per filo e per segno, di tutte le mie giornate di Cammino lungo la Via della Plata e il Cammino Sanabrese. E poi le illustrazioni: ho deciso di illustrare entrambi i miei libri di avventure sul Cammino, sia il mio precedente (ora tornato in autoproduzione - finalmente), che quello che scriverò nei prossimi mesi. Mi baserò sul diario di viaggio che scrivevo quotidianamente, senza saltare nemmeno un giorno, alla luce della torcia elettrica che mi ero portata in viaggio.
Conto di ultimare la stesura di Avventure sulla Via della Plata prima di Natale e di finire le illustrazioni entro marzo. Spero in questo modo di poterlo far uscire per la prossima estate.
Vorrei cogliere l'occasione per ringraziare le persone che, durante questo lunghissimo Cammino, mi hanno seguito, supportato e tirato su di morale nelle le giornate no. Non so come avrei fatto senza gli amici, i parenti e i followers che in questo mese e mezzo mi hanno trasmesso energia scoppiettante e affetto e che mi hanno incoraggiato nella mia impresa. Siete stati i migliori compagni di viaggio che io potessi avere e spero di poter ricambiare la gioia che mi avete donato attraverso le mie parole e disegni. Vi scriverò presto per comunicarvi altre novità, ma per oggi è tutto. Vado a lavorare che ho davvero una lista infinita di cosine belle da preparare per voi e non vedo l'ora di mettermi all'opera! Saluti e baci dalla vostra camminatrice a riposo (per ora :-D) Sono rientrata da qualche giorno dalle vacanze Natalizie e devo dire che come inizio anno è stato davvero fico. Come prima cosa lasciate che vi mostri qualcosa di superbellissimo: la foto della piccola Elsie che Audrey (dall'Irlanda) mi ha mandato. Non è carinissima? La mamma e la sorella di Audrey hanno comprato il kit presso il mio stand al mercatino di Natale ma voi potete trovarlo qui, nel mio shop online. Altra cosa bellissima che voglio condividere con voi è un regalo speciale che ho ricevuto per Natale. Un omaggio realizzato da una mia amica. Un capolavoro di delicatezza e precisione (e per me questo è il top della vita). Purtroppo questo non è in vendita, è un pezzo unico che terrò per sempre vicino, come un porta fortuna di inestimabile valore. Ecco a voi la creazione in feltro della mia amica Laura Ferracioli. C'è poco da dire. Amo questo cuoricino di feltro, per me contiene il meglio che si possa sperare per l'anno nuovo: amici, amore, tranquillità.
Le vacanze mi hanno dato modo di riposare, ma anche di trovare l'ispirazione necessaria per proseguire i lavori di un libretto sullo stile di The Blank Room (ora alla seconda ristampa e best seller delle autoproduzioni del 2016). Questo fumetto vedrà la luce - si spera - prima dell'estate e tratterà ancora (come il suo sopra citato predecessore) di tematiche come l'abbandono, le ferite amorose e il ritrovamento di sè. Del resto è naturale che io consideri questa nuova storia (che, per chi volesse saperlo, si chiamerà Gli Sconosciuti ) come la sorella di The Blank Room: le idee di base per i due script sono nate nello stesso periodo, ovvero tre anni fa. Credo che manchi ancora qualcosa, a livello di scrittura, quindi, come ormai faccio ogni volta che creo un libro nuovo, lascerò che maturi lentamente. Mi inizio a chiedere, quante storie verranno fuori da quel periodo tormentato? Possibile che davvero l'ispirazione si annidi sempre negli angoli più bui? Per oggi è tutto, ma tenetevi pronti: una bella novità salterà fuori nei prossimi giorni. Baci dalla vostra pastrocchia, Julie Ci sono persone che, forse inconsapevolmente, ma con un solo gesto sono in grado di illuminarvi la giornata. Ieri, per me, questa persona è stata Carla. Carla è stata la prima persona ad aver acquistato un libro sul mio nuovo shop online, qui sul mio sito (lo trovate sopra, dove ci sono le altre pagine). Non è stato solo il suo acquisto a rendermi particolarmente felice. Ma il modo in cui mi ha aiutato a capire cosa avveniva dall'altro lato. Dal lato di colei che, tra una settimana o poco più, riceverà un pacchetto a casa, con dentro uno dei miei libri, con una dedica fatta apposta per lei. Un pacchetto incartato da me, e da me spedito con una certa trepidazione all'ufficio postale vicino casa (e qui le poste funzionano bene, ho fatto solo venti minuti di fila). Ormai da un bel po' ho iniziato a vendere i miei fumetti e libri illustrati su Amazon, ma sentivo il bisogno di trovare uno spazio più intimo, in cui accogliere i lettori che volessero non solo un mio libro, ma anche qualcosa di più personale: una firma, un piccolo disegno, qualcosa di fatto a mano da me, Ci ho messo mesi e mesi a creare questo negozio online: non sono troppo pratica coi computer. Un pezzettino per volta, prima una fotografia, poi una descrizione. Ed ora eccolo qui! I prodotti al suo interno varieranno e di volta in volta ci saranno nuovi libri (cercherò di dare la precedenza alle nuove uscite, soprattutto quelle molto underground o con formati strani). Ecco, ad esempio, la mia Piccola guida per Santiago de Compostela. A volte troverete anche piccole cose fatte a mano da me (a tiratura ultra limitata). E poi chissà cosa mi inventerò: giocattoli? prodotti biologici? Vorrei poter restare libera, almeno qui, di offrirvi quanto di più divertente e unico io possa riuscire a creare :-) Per coloro che vivono nei dintorni o per chi volesse venire appositamente a passare una settimanella nel sud dell'Inghilterra (vi suggerirò alberghi vittoriani in cui soggiornare e non farò mai mancare un buon té con biscotti sul tavolo da disegno), si possono anche prenotare lezioni private di disegno. Ho voluto creare questo piccolo negozio online in modo da rispondere alle numerose richieste dei lettori che volevano comperare i libri "direttamente da me". Suppongo che si tratti più o meno della differenza che c'è tra comprare il miele al supermercato o direttamente dall'apicoltore, recandosi in campagna e dando un'occhiata intorno. Bene, sono felice di poter dire che, da ieri, anche io posso accogliervi nel mio studio virtuale e dedicarvi quell'attenzione che, come lettori, meritate più di tutti. La gioia che mi date quando leggete qualcosa scritto da me, è una gioia che è difficile da spiegare.
Con tutti i libri che ci sono in giro, al giorno d'oggi, è davvero difficile riuscire ad affezionarsi ad un autore. So cosa vuol dire quando si trova un autore che si ama particolarmente. A me è successo fin da piccola di avere delle cotte letterarie: furono prima Roald Dhal, Jules Verne, Stephen King, poi Banana Yoshimoto, E.T.A Hoffmann, Charles Baudelaire, Romain Gary, poi ancora William Shakespeare, Beatrix Potter e Sir Arthur Conan Doyle, e via dicendo. Non appena trovavo un loro libro da qualche parte, dovevo leggerlo. Mi incuriosiva sempre partire dal primo libro o racconto che avevano scritto da giovani e poi arrivare all'ultimo, magari uscito la settimana precedente in una nuova fiammante edizione. Chiaramente questi sono tutti nomi che farebbero tremare anche il più famoso degli emergenti. Ed io non sono nemmeno tra quelli. Ma mi piace l'idea di poter iniziare a costruire un rapporto sano con i miei lettori (hey! ho appena superato la soglia dei mille followers! Yuppyyh!!). Vorrei poter avere la possibilità di dare indietro un po' di quell'affetto che mi viene donato dalle persone come Carla, che, dall'altra parte dello schermo, condividono i miei post, mi lasciano recensioni carine, parlano con i loro amici e con le loro amiche delle mie opere. E soprattutto, che mi sostengono comprando i miei libri. Perché se avrò il loro sostegno potrò andare avanti e migliorare, E tra dieci, vent'anni, magari sarò diventata una scrittrice e una disegnatrice migliore (e credetemi se vi dico che già vedo dei progressi - piccoli ma ci sono). Quindi grazie Carla, che ieri mi hai dato fiducia. Grazie a te e a tutti coloro che ti seguiranno. Un abbraccio enormissimo, la vostra bidibibodibibù, Julie Quando scrissi questa storia, tre anni fa, la pioggia del Belgio bagnava i vetri della finestra della mia camera e grosse lacrime solcavano il mio viso. L'abbandono, quello vissuto da adulti, è doloroso come quello vissuto da ragazzini. Mi sono sempre posta questioni riguardanti lo spazio emotivo: quel luogo non luogo in cui nascono i nostri pensieri, quel campo di forza invisibile che alimenta le nostre gioie e i nostri dolori. La sera in cui scrissi The Blank Room fu una sera importante. Nulla era più come prima, non gli amici, non la casa in cui vivevo, non la lingua che parlavo, non il cibo che mangiavo. E non la persona che amavo, o meglio, che avevo amato. E che mi aveva amato. Ma in che luogo erano finite tutte le emozioni che avevo vissuto e condiviso? Com'era possibile che ciò che il giorno prima mi aveva reso così felice, quella sera mi facesse sentire così triste? Non ero sempre io? Non era sempre lo stesso mondo in cui abitavo? E allora perché tutto mi sembrava così difficile? Non ci sono tanti altri modi per descrivere l'abbandono, se non quello che io definisco "lo strappo": come due pezzi di stoffa che vengono tirati alle due estremità e si dividono là dove erano stati cuciti insieme. Quando si parla di esseri umani, però, con i loro sogni e le loro speranze, tutto diventa tridimensionale. Noi conteniamo emozioni, noi condividiamo emozioni. Fu così che nacque in me l'immagine della stanza vuota: The Blank Room. Blank non significa solo vuoto, ma anche nuovo, pulito, assente. Indica uno spazio vuoto. La cosa che meglio rende l'idea è la tabula rasa dei latini. Per loro si trattava di una superficie di cera che veniva riportata al suo stato originario allo scopo di poterci scrivere nuovamente sopra. In ambito filosofico viene usato il termine tabula rasa per indicare l'assenza di conoscenza riguardo ad un determinato argomento. Per me tutte queste definizioni avevano a che fare col concetto che volevo spiegare. Un'assenza percepita. Un vuoto in uno spazio che era stato precedentemente creato per contenere qualcosa. Mi ci sono voluti tre anni per poter creare le illustrazioni per questa storia. Ma adesso è qui, finalmente libera di essere letta, interpretata e criticata. Due artisti, pur essendo morti da tempo, mi hanno aiutata ed ispirata sia durante la stesura della parte scritta che durante la realizzazione grafica: Sol LeWitt e Lucio Fontana. Lascio a voi il piacere di scoprire o riscoprire le loro opere, con la speranza che vogliate farlo senza partire dal presupposto che, siccome non si tratta di fumettisti o illustratori, allora non debbano essere avvicinati. Non hanno la peste anche se illustrano concetti in modo astratto. Lasciatevi trasportare nella loro dimensione artistica, non ve ne pentirete. Mi auguro che questo mio libro vi piaccia. Al momento ne esistono una ventina di copie, che sono quelle rimaste della tiratura che ho realizzato per il Treviso Comic Book Festival. Più avanti lo metterò come sempre in vendita su Amazon. Per chi volesse ordinare una delle copie della prima tiratura, è possibile ordinarla tramite il mio shop online.
Saluti a tutti voi! Julie Quando ero ancora una ragazzina, ricordo, i miei genitori mi dicevano sempre “Oh, Julie, da grande potresti diventare una brillante avvocatessa”. Cercavo di immaginare me stessa in tali vesti, e mi vedevo in tailleur e tacchi. Già quella mi bastava come ragione per scegliere una carriera alternativa. |
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