JULIE MAGGI
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Super novità: Avventure sulla Via de la Plata!

5/8/2018

 
Ebbene sì, a una settimana dalla mio trasloco africano (sto ancora cercando di capire come far entrare tutti i miei colori in valigia) ho deciso di condividere con voi una buona notizia. Il mio nuovo libro "Avventure sulla Via de la Plata è disponibile per essere prenotato!
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Il libro è ancora in fase di stesura ma, un po' per motivarmi, un po' per rendervi partecipi dell'ansia che provo all'idea di dover ultimare la stesura entro il 2 novembre (data in cui riceverete automaticamente l'ebook sul vostro Kindle) ho deciso di metterlo in prenotazione. Inoltre, prenotando il libro adesso, mi aiuterete a scalare la classifica il giorno d'uscita del libro. E questo è super utile per me, autrice sconosciuta e indipendente. Quindi, non aspettate prenotatelo subito e condividete la notizia con i vostri amici e nei vostri gruppi social.

Ve ne sarò grata a palla.

Un bacione, torno a far scatoloni.
Julie

Intervista su Christine nelle Luci del Nord per Nostrofiglio.it

28/7/2018

 
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Qualche giorno fa è uscita questa intervista (clicca qui per l'articolo). Spero vi piaccia :-)

​Un racconto per superare il dolore di un aborto

Molte donne hanno vissuto il dramma di un aborto spontaneo o non spontaneo. Subito dopo è difficile elaborare l'accaduto, così come sembra impossibile confrontarsi con gli altri. Julie Maggi, scrittrice e illustratrice italiana, ha realizzato un romanzo grafico minimale e ricco di sentimento per trattare il difficile tema dell'aborto, vissuto da tante donne sulla propria pelle. Il libro è Christine nelle luci del Nord, un racconto pieno di immagini a volte forti, a volte delicate, che trasporta i lettori nell'universo pieno di sfumature che è la vita della protagonista. 
"Christine nelle Luci del Nord", un delicato racconto sull'aborto.

"Christine nelle Luci del Nord" è nato dopo mesi e mesi, se non anni, di meditazione. Per la scrittrice l'ispirazione è arrivata da stralci di storie sentite in treno, da brevi frasi lanciate sommessamente nelle conversazioni da amiche care, da verità nascoste nelle vite di parenti appartenuti a generazioni passate e da articoli di giornale.

«Sentivo che tutte queste donne, anche se non avevo vissuto personalmente i loro drammi, mi erano vicinissime. Avevo bisogno di raccontare una storia che parlasse per loro, che tirasse fuori tutta la loro sofferenza e il loro dolore», ha affermato Julie.

La trama del libro

A diciannove anni la vita di Christine è sconvolta da un evento inatteso: un aborto spontaneo. Christine decide di tenere l'accaduto segreto, ma la certezza di avere il controllo totale del suo corpo viene spazzata via in un istante.

«Il corpo di Christine si evolve e così si evolvono i suoi pensieri e la sua percezione di se stessa nell'età adulta e nella mancata maternità. Il destino e la natura a volte possono essere crudeli, ma Christine dovrà imparare a trasformare le tragedie della vita in qualcosa di significativo», ha raccontato la Maggi.

Il libro è quasi un "diario di vita". A quali lettori/lettrici è destinato?

«Sebbene durante la stesura della storia e durante la realizzazione dei disegni non riuscissi a trattenere le lacrime, la mia graphic novel è biografica, non autobiografica. La vita che racconto, la vita di Christine non è la mia, è il collage dei racconti delle persone che, raccontandomi le loro storie, mi hanno coinvolto nelle loro vite».

«Questo mio libro è dedicato a tutte le donne che in passato e ancora adesso scelgono il silenzio, strada spesso obbligata, in una società in cui parlare di tematiche come la morte prenatale o la donazione degli organi di un feto è ancora tabù», ha affermato la scrittrice.

Un libro che racconta il dramma dell'aborto oppure un libro che racconta la storia di una rinascita?

«Assolutamente rinascita. Non solo della protagonista, ma di ogni donna che ha vissuto sulla sua pelle, nella sua mente e nel suo cuore i drammi che Christine vive nella sua giovane e travagliata vita».

Il messaggio che intende mandare il testo


La vita di Christine è costruita sul modello di vite di persone reali. «Quello che vorrei è che le lettrici di questo racconto trovassero l'ispirazione per rendere le loro vite di nuovo splendenti, di nuovo cariche di significato. Vorrei che riuscissero a lasciar andare quel peso che le trascina giù quotidianamente. Vorrei che potessero ritrovare la bellezza, la gioia, la serenità, dentro e fuori dal loro corpo, indipendentemente dalla maternità», ha chiarito Julie.

Un consiglio per le donne che non riescono ad avere un bimbo

Per Julie noi siamo vita anche quando non la creiamo e dobbiamo ricordarcelo sempre, perché altrimenti rischiamo di perdere ben più di una occasione per essere felici e per rendere felici coloro che ci circondano.

«Noi abbiamo il dovere di esserci nel momento in cui stiamo vivendo, perché dietro ogni nostro sorriso si nasconde la ragione di vita di coloro che amiamo di più e dietro i loro sorrisi dovremmo trovare le nostre, di ragioni per vivere. Portiamo gioia agli altri e pian piano, lasciamoci abbracciare da tutto il resto che la vita ha da offrirci», conclude.

Come completare ciò che si è iniziato: dalla XL alla M

16/7/2018

 
​Ora racconterò in che modo ho cambiato le mie abitu­dini radicalmente, portando me stessa al raggiungi­mento uno degli obiettivi che mi ero prefissata: per­dere venti chili in un anno.
Nel momento in cui mi resi conto che il mio corpo era lievi­tato senza che io me ne accorgessi decisi di prendere subito la situazione sottomano e presi un appuntamento dal medico. Mi feci prescrivere delle analisi e i risultati furono sufficiente­mente positivi. Non avevo nessuna malattia, solo il colesterolo un po' alto, ma c'erano venti chili in più sul mio corpo e, se non avessi fatto qualcosa al più presto, avrei rischiato, a lungo andare, di ritrovarmi con qualche problema di salute.
Mi recai in un negozio di articoli sportivi e comperai un com­pleto da corsa e tutto ciò che mi serviva per andare in piscina.
Erano dieci anni che non facevo sport. La mia taglia era la XL.
Tornata a casa contattai una mia amica che sapevo essere in­teressata allo sport. Mi invitò a partecipare ad uno dei suoi allenamenti di corsa e ci demmo appuntamento per il giorno dopo.
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Non avendo moltissimo tempo da dedicare allo sport ma avendo un terribile bisogno di allenarmi quanto più possibile decisi di cambiare le mie abitudini anche per quanto riguarda­va gli spostamenti in città.
Abituata a prendere i mezzi pubblici, ebbi un po' di difficol­tà ad accettare l'idea di iniziare ad usare la bicicletta. Avevo paura di rischiare un incidente stradale, di subire un furto, di soffrire il freddo in inverno: tutte scuse che la mia mente cre­ava per giustificare la mia sostanziale sedentarietà. Mi iscrissi ad un programma di bike sharing e mi recai all'appuntamento con la mia amica. Iniziammo a correre molto piano, consa­pevoli del fatto che non ce l'avrei mai fatta a sostenere il suo ritmo. Dopo meno di un chilometro ero già a pezzi. Avevo il fiatone e le gambe mi facevano male. Le dissi che per me, come prima volta, era sufficiente. Avevo corso per dieci minuti ed ero distrutta.
Il giorno dopo sentivo i muscoli delle mie gambe fare malis­simo per via dell'acido lattico. Mi sembrava impossibile che dopo uno sforzo così breve potessi già essermi ridotta così male.
Decisi di provare a praticare dello yoga.
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Il giorno seguente il dolore ai muscoli si era affievolito e andai in piscina, dove nuotai per un'ora. Il giorno dopo non ave­vo male solamente ai muscoli delle gambe, ma anche a quelli delle braccia e della schiena. Ripetei i tre allenamenti anche la settimana successiva. La terza settimana decisi di andare a correre due volte (intervallando la corsa con dello yoga) ed una volta in piscina. La quarta settimana aggiunsi un allenamento di nuoto. Mantenni il ritmo di due allenamenti di corsa due di nuoto e due di yoga per tutto il mese successivo.
Poi aggiunsi un allenamento di corsa facendo salire a tre i giorni della settimana in cui andavo a correre. So che suo­na assurdo, ma ricordatevi che all’inizio correvo pochissimo per volta. Correre dieci minuti per tre volte a settimana non è proprio la cosa più faticosa del mondo. Fate conto di fare tre o quattro volte il giro dell’isolato e rientrare a casa. Fatto.
Inizialmente non avevo idea della quantità di chilometri che stessi percorrendo. Controllavo il tempo e cercavo di ascol­tare il mio ritmo cardiaco e la mia respirazione. Non volevo stressare troppo il mio cuore ed i miei polmoni perché sapevo che mi sarebbero serviti più avanti, quando avessi reso i miei allenamenti più intensi.
 
Dopo due mesi decisi di monitorare i miei progressi e scari­cai un'applicazione per il mio cellulare che mi permettesse di contare i chilometri, le calorie spese e di registrare il tipo di percorso effettuato. Trovai la cosa molto interessante: potevo vedere i miei miglioramenti volta dopo volta e in poco tempo ebbi la gioia di constatare che, se pur lentamente e con delle pause, riuscivo a percorrere cinque chilometri.
La mia amica ed io avevamo consolidato un rapporto basato sulla comune passione per lo sport ed ero felice di aver trova­to qualcuno con in quale condividere la gioia dei miei primi successi.
​
Allo stesso tempo decisi di cambiare la mia dieta. Fino a quel momento avevo riempito il mio stomaco durante la pausa pranzo con cibi preconfezionati, sandwiches e piatti ordinati in qualche ristorante take away. Iniziai a preparare i pranzi da portare al lavoro, in modo da poter essere sicura di quello che stavo mangiando. Avevo bisogno di mangiare in modo sano anche per permettere al mio corpo di ricostruire i muscoli e di non avere squilibri di nessun genere. Verdure e cereali non raffinati divennero parte della mia dieta quotidiana, azzerai il consumo di zucchero contenuto in snacks e dolci di vario genere, che sostituii con frutta fresca e secca di vario tipo.
Nel mio lunch box iniziai a mettere anche diverse varietà di noci e nocciole, arachidi e pistacchi ed altri tipi di frutta a guscio. Decisi di comprare carne di buona qualità una volta in settimana e di cucinarla sulla griglia del forno (mettendo sotto una teglia con dell’acqua, in modo che il grasso colando non ansasse a far fumo) o con altri metodi di cottura che non richiedessero l'uso di troppi grassi aggiunti.
Durante il resto della settimana inserivo nella mia dieta un discreto quantitativo di legumi e uova e, quanta più possibile verdura fresca. Riscoprii la bontà delle verdure fresche e delle insalate anche in inverno. Iniziai ad usare una vaporiera.
Moltissime persone pensano che l'insalata corrisponda solo alla noiosissima lattuga ma in realtà non è così. Un'insalata può contenere decine e decine di ingredienti diversi, ed è un alimento sano e gustoso.
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In base al vostro tipo di attività lavorativa e sportiva avrete un fabbisogno di calorie e di sostanze nutritive giornaliere diver­so. Il mio consiglio è di consultare un dietologo di buona fama che possa aiutarvi a costruire una dieta su misura per voi. Può sembrare una perdita di tempo, ma pensateci bene: si tratta della vostra salute, non solo della vostra linea. Tra dieci, quin­dici, venti anni tutto quello che avrete fatto oggi per tutelare la vostra salute, vi tornerà indietro positivamente.
Non pensiate che perdere peso sia tutta una questione di sa­crifici e di privazioni.
Si tratta soprattutto di costanza e di concentrazione sugli obiettivi.
 
Esistono sempre due scelte quando si tratta di restare a casa sul divano e mangiare un pacchetto di patatine o uscire a fare sport e mangiare una banana. Una comporta un'immediata sensazione di piacere, accompagnata, subito dopo, da una sen­sazione di rancore verso se stesse e di vergogna per aver ceduto alla tentazione. L'altra comporta fatica e necessita di spirito d'iniziativa ma ci lascia soddisfatte, se pur stanche, e piene di endorfine naturali.
Se proprio non riuscite a stare per le vostre otto ore lavorative senza sgranocchiare qualcosa almeno fatelo in modo benefico per il vostro corpo.
Ci sono due cose che dovete fare prima di recarvi al super­mercato per comprare il cibo per la settimana. Per prima cosa dovete mangiare o bere qualcosa.
Se avete l'abitudine di fare la spesa al ritorno dal lavoro, fer­matevi in un bar ed ordinate una tisana o un succo di frutta. La seconda cosa da fare è preparare la lista dei cibi che com­prerete: se il dietologo vi ha prescritto una dieta, la seguirete al millimetro. Non mettete nella lista nulla che abbia a che fare con snack fuori pasto che non siano salutari. No ai milk shake al cioccolato, no ai biscotti ripieni di crema e via dicendo.
Se avete bisogno di una piccola carica durante le ore di lavoro fatevi un tè che addolcirete con del miele o comperate della frutta secca che metterete in un piccolo contenitore vicino al vostro computer. Quello sarà il vostro modo di spezzare la fame durante il giorno. Pesate la quantità di frutta secca (o semi o frutta a guscio) che vi portate al lavoro per essere sicure della quantità di calorie che andrete ad ingerire. Usate dei pic­coli contenitori ermetici di plastica per portare in giro le noci o le mandorle (o quello che preferite), vi regolerete meglio. Non cascate nel tranello dei prodotti dietetici, a ridotto con­tenuto di grassi o zuccheri. Se iniziate a rimpinzarvi di quelle cose non otterrete mai i risultati che sperate. Dovete educarvi ad uno stile di alimentazione completamente diverso. E chia­ramente mangiate frutta fresca in quantità. Anche questa è una scoperta che ho fatto da quando mi sono messa in testa di cambiare le mie abitudini alimentari: la frutta e la verdura fresca sono alimenti spettacolari, tutto gusto e pochissime ca­lorie. Adesso uno dei miei snack preferiti è un mix di carote, sedano, pomodorini da mangiare intingendoli nell’ hummus, una salsina di ceci di cui troverete facilmente la ricetta su in­ternet. Senza parlare dei chili di uva, degli occasionali fichi e datteri, delle angurie mature d’estate e le mele autunnali. Insomma, di certo non si muore di fame.
Una tecnica da me utilizzata (e che tutt'ora utilizzo) allo sco­po di motivarmi è quella di dedicarmi un premio. Concedetevi il lusso di premiarvi per aver portato a temine il primo mese di dieta associata ad esercizi fisici. Regalatevi un mazzo dei vostri fiori preferiti. Celebrate dopo una serie di allenamenti portati a termine con successo: può essere una una serata al cinema, una giornata al mare, una nuova maglietta in tessuto tecnico per andare a correre, una scatola di colori...
Trovate un po’ di spazio, in un angolo della vostra casa o del vostro armadio, dove riporre tutte le cose che usate per fare sport: anche solo un cassetto.
Per voi quello sarà il cassetto in cui vedrete passare i vestiti dalla taglia XL alla taglia M, e dove, se ci prenderete gusto, vedrete accumularsi le magliette delle gare a cui parteciperete, che diventeranno per voi ricordi del tragitto di miglioramento da voi intrapreso.
Quante volte avete sentito voi stesse dire una frase come “Eh, ci ho provato ma alla fine ho lasciato perdere”? Non buttate­vi a terra se doveste saltare una sessione di allenamenti. Non muore nessuno. Invece, riprogrammate gli allenamenti per il giorno successivo, senza pensarci troppo.
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​Si tratta di avere una disciplina ferrea ma completata da una dose di buon senso. Si tratta di fare in modo che la nostra vita abbia equilibrio e che un’attività non vada a calpestare le altre.

. Pensa all'ultima volta che hai sfidato te stessa.
. Stupisciti della tua forza interiore.
. Sai bene quali sono i tuoi ostacoli, abbattili uno per uno.
. Inizia con piccoli cambiamenti.
. Non ti affliggere se un giorno non riesci a fare quello che ti eri ripromessa, continua il percorso.
. Ogni giorno contribuisce a formare il tuo futuro.
. Dai sempre il massimo, nelle tue possibilità.

Questo testo e le corrispettive illustrazioni sono tratte dal mio libro "Un anno per cambiare la Tua Vita". Lo trovi su Amazon (in versione Kindle). 
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Spero che vi sia piaciuta questa lettura. Vi auguro una bellissima estate e mando un abbraccio virtule a tutte le donne che ogni giorno fanno del loro meglio per mantenersi in salute: siete le mie eroine e mi ispirate a dare il massimo in ogni cosa che faccio!

Un bacione,
​Julie

Countdown per la chiusura dello shop online e altre ansie estive.

11/7/2018

 
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Lo so, i countdown mettono ansia. Ma per potervi spiegare come mi sento non potevo fare altro che mettere un timer nella home page del mio sito.

Manca poco più di un mese alla mia partenza. Cose da matti.

Mi sento come una persona che viene invitata ad andare da Ikea il 23 di dicembre e che ad una settimana da tale evento si rende conto che è una domenica (lo sarà, in caso ve lo stiate chiedendo).

Ho l'ansia.

Una parte di me vorrebbe fare come Marie Kondo e vendere, regalare, dare in beneficienza o buttare tutto e partire per l'Africa solo con una valigia di colori e la trousse dei trucchi (certe cose non si vendono/regalano/danno in beneficienza o tanto meno buttano MAI).

Un'altra parte di me vive in un limbo da quando, a diciotto anni, ho lasciato la Puglia per andare all'università: tutto quello che lasci e che poi in realtà poi ti serve ti tocca ricomprarlo. Poi però al prossimo trasloco sappi che ti ritrovi con lo stesso, stessissimo, problema logistico. La storia si ripete sempre.

Insomma, comprando libri sul mio sito non solo arricchirete la vostra libreria con preziosissimi volumi di altissimo livello letterario ma mi aiuterete anche a fare il trasloco.

Passate parola, lettori cari. 
  ̶O̶r̶a̶ ̶o̶ ̶m̶a̶i̶ ̶p̶i̶ù̶!̶   
(Oddio, questo suona super drammatico, che magari tra 4, 5 o 10 anni riapro lo shop online)
Ora o chissà quando!
(Meglio)​

Baci e a presto!
Julie

Perchè vivo all'estero? Perchè autoproduco i miei libri? Intervista per Fumettomania

11/7/2018

 
Julie Maggi, autrice italiana a discapito del nome (è nata in Puglia, classe 1983), si prodiga da più di dieci anni nella realizzazione di libri illustrati e fumetti. È passata sia attraverso l’autoproduzione che attraverso la collaborazione con parecchie case editrici, sperimentando tecnicamente il digitale e la sua tecnica preferita, l’acquerello. Adesso però, dopo essersi fatta strada con mostre, presentazioni, fiere e partecipazioni a concorsi internazionali, vive e lavora all’estero.

Come mai questa decisione?

I motivi sono vari. Credo che, soprattutto per chi, come me, si è preso la briga di studiare per dieci anni (ho un diploma professionale come disegnatrice di fumetti e una Laurea Specialistica all’Accademia di Belle Arti,specializzazione in Pittura), sia quanto di più naturale voler riscattare tanta fatica con un lavoro soddisfacente.
In Italia purtroppo è ancora difficile sopravvivere disegnando fumetti d’autore, forse è un po’ più semplice facendo gli illustratori.

Ma non è tutto.
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Fin dal principio mi sono sempre preoccupata di restare in movimento (artisticamente), anche nei momenti in cui nessun editore sembrava essere interessato alle mie cose. Se aspetti di trovare un editore prima di poter realizzare un libro, quel libro molto probabilmente non vedrà mai la luce del sole.
Internet mi ha sempre dato modo di sperimentare nuove tipologie di marketing e, soprattutto, di verificare che tipo di pubblico io avessi. Entrare in contatto diretto con i lettori mi ha fatto capire molte cose.
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Per iniziare, che non si ha necessariamente bisogno di un editore per realizzare un libro illustrato o un fumetto di successo.
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Sto portando avanti una serie che ha come protagonista una topolina inglese di nome Elsie e i miei lettori vengono da ogni parte del mondo. Al momento ho realizzato un piccolo albo a fumetti (Elsie’s Perfect Day) e un libro di ricette illustrato, “Elsie’s Guide to Afternoon Tea”(quest’ultimo anche in edizione italiana, disponibile su Amazon) e ho lettori che arrivano dagli Stati Uniti, Canada, Australia, Brunei, Regno Unito, Irlanda, Germania, Danimarca, Repubblica Ceca, Lettonia, Hong Kong, Corea del Sud, Giappone…

La mia “Piccola guida per Santiago di Compostela”, è stata tradotta in inglese e spagnolo e va alla grande in Messico e Germania. I lettori ci sono, basta solo trovarli e proporre loro cose interessanti. (tutti i miei libri si possono trovare qui: https://amzn.to/2Nwaeq0)
Quali altri progetti hai testato con l’autoproduzione?
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Al momento tutti i miei libri sono autoprodotti e lo dico con grande orgoglio.
C’è tanto di quel lavoro dietro che è quasi ridicolo volerlo raccontare. Mi occupo di tutto, dai testi, ai disegni, all’impaginazione, dall’assumere grafici e traduttori, all’occuparmi di trovare una distribuzione (alcuni dei miei libri e fumetti si possono acquistare da Gosh Comics a Londra) e dei canali di vendita online. Creo le campagne di marketing online, mi occupo di curare il sito e i social network e organizzo le partecipazioni alle fiere di settore...
Continua a leggere l'intervista su Fumettomania

Voli, fiere, follie e incontri

24/4/2018

 
Sono appena tornata da Vienna, dove ho partecipato insieme a mio fratello alla 10 km più afosa della storia dello sport. Ecco una foto del pre gara (quella del dopo gara ve la risparmio volentieri):
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Non sono io che sono bassa, è mio fratello che è alto.
Il prossimo mese sarà il delirio allo stato puro.

Parto dopodomani e vado nel mio paese a portare i documenti per il matrimonio (waaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah). Ci resto fino a domenica, giorno in cui mi reco a Roma, per festeggiare il compleanno della mia carissima amica, nonché testimone di nozze, nonché dottoressa in fluologia Dott. A.C.Salogny.

Potrebbe uscirne un libro già così.

Non contenta il 3 di maggio prendo un treno e vado a Milano, dove, dal 4 al 6 sarò all'AFA (Autoproduzioni Fichissime Anderground), uno dei festival di fumetti più fichi del pianeta. Sentitevi liberi di venirmi a trovare!

Questa è la loro pagina su Facebook: 
​https://www.facebook.com/events/758245604384606/
L'indirizzo è via Antoine Watteau, 7, 20125 Milano.

Vi metto una mappa per praticità:
Per questioni di spazio in valigia, i libri che porterò sono quelli elencati qui sotto (quelli antichi li trovate su Amazon). Le copie non saranno moltissime, quindi vi consiglio, se proprio volete essere sicuri di avere la vostra dedica personalizzata, di arrivare presto :-)
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il dopo Milano

Tornerò in Inghilterra il 7 di maggio e vi resterò fino a venerdì 18, data in cui volerò di nuovo verso l'Italia, a Verona. Dopo toccherà a Torino, dove resterò da lunedi 21, fino al 28. 

Poi credo mi prenderò una breve vacanza per finire il Thames Path (mi mancano 5 tappe), prima di tornare al lavoro sul nuovo libro di Elsie :-)
Ecco, poi non dite che non vi aggiorno.

Vi abbraccio tutti e spero di vedervi presto, in quel della Puglia, del Lazio, della Lombardia,  del Veneto o del Piemonte. 

Baci, Julie

Nuovi Orizzonti: Africa (e Christine in lingua inglese!)

6/4/2018

 
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Per coloro che non ne fossero a conoscenza il mio ultimo progetto "Christine nelle Luci del Nord" ha ricevuto i fondi necessari per poter essere tradotto e stampato in Inglese (in una mini tiratura). Yeyyh! Dopo il riscontro positivo datomi dai lettori di lingua italiana ho deciso di tradurlo per poterlo mettere a disposizione di coloro che parlano inglese.
Ringrazio tantissimo tutti i miei followers e i gli amici che mi hanno ancora una volta aiutata nella realizzazione di questo piccolo progetto.

A parte questo, le ultime settimane sono state un vero delirio: genitori in gita qui in Kent (ci siamo divertiti un sacco), influenza con febbre, ultime tavole da finire per il fumettino di Elsie e mille preparativi per il matrimonio.

Non so voi, ma io mi sento a tocchi.

Questo mese sarà il mio ultimo mese di lavoro prima di un mese dedicato solo ed unicamente agli ultimi dettagli relativi alle mie nozze. Dopo di tale data, spero di riuscire a tirar fuori un altro libretto con Elsie e poi...

​Poi si parte. Per dove? Per l'Africa.

Lo so, vorreste più dettagli. Ma per adesso questo è tutto. Baci!!
Julie

P.s. : per via del mio prossimo (a fine estate) trasloco internazionale tutte le cose sul mio sito (i libri, gli adesivi, le spillette, i fumetti ecc...) andranno a esaurimento. Questo vuol dire che lo stock non verrà rinnovato dopo che le copie dei vari libri andranno esaurite. Alcuni titoli sono già SOLD OUT. Non aspettate troppo :-)

Christine nelle luci del Nord - Online la storia completa

8/3/2018

 
Cari lettori, ho realizzato un romanzo grafico che parla di cose molto ma molto serie. Molti di voi si indigneranno, molti di voi si commuoveranno e a qualcuno potrebbe anche fregargliene poco o nulla. Non so a chi di voi salteranno i nervi e a chi verranno gli occhi lucidi, non posso predirlo. Spero solo che mi farete la gentilezza di esprimere le vostre idee a riguardo, contrastanti o meno, con educazione.

Mentre scrivevo e disegnavo le pagine di questo libro (uscito fuori come un torrente in piena dopo anni di meditazioni e ripensamenti) il mio cuore batteva forte. Mentre descrivevo lo stato d'animo della protagonista, (che, ci tengo a sottolineare, non sono io) riuscivo a stento a trattenere le lacrime. So che alcune delle cose che succedono a Christine nella storia, potrebbero essere successe a voi che state leggendo. Sappiate che non è un caso. Sono cose che succedono a moltissime donne. 

Questo è un libro in cui sono contenute immagini forti (e sangue) e immagini delicate.
Se sapete già che vi sentite male a leggere o guardare scene che abbiano a che fare con gravidanze interrotte o cose di questo tipo sappiate in anticipo che ho cercato in ogni modo di evitare scene troppo crude, ma che allo stesso tempo non ho potuto esimermi, per ragioni narrativo/emozionali, di rappresentare cose come, ad esempio, un feto di due mesi o un'ecografia.

Questione di sensibilità e convinzioni etiche personali se la cosa vi toccherà o meno.  

Fatte le dovute premesse, ecco qui la mia storia, per intero.  134 pagine. 
Spero davvero tanto che questa storia vi porterà conforto, perché questo è stato il motivo principale per cui l'ho scritta. Ho deciso di pubblicarla sia in versione cartacea (per coloro che amano i libri "veri") sia in versione da leggere online. Quello che mi importa è che venga condivisa, letta, in modo che tutte le donne che soffrono per gli stessi motivi di Christine, possano essere consapevoli che, nella loro sofferenza, non sono sole.
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Se finita la lettura decideste che volete assolutamente comprare la versione cartacea del libro, la trovate qui, nel mio shop: in formato 10.5x14.8 cm (la stessa grandezza del quaderno sul quale ho realizzato le illustrazioni e scritto i testi originali), stampata a colori su carta riciclata, copertina flessibile, brossura, 134 pagine. 

Prego affinchè questo mio racconto illustrato possa raggiungervi nel migliore dei modi.
Vi auguro una felice festa della donna e vi mando un grosso bacio.

Julie

Il primo fumetto di Elsie! (e altre fantastiche cosine)

6/2/2018

 
Pensavate che stessi dormicchiando? Credevate che le mie giornate di gennaio fossero passate con me seduta sul letto a guardare Netflix mentre le scorte di dolciumi natalizi si andavano a depositare direttamente nel reparto trippa della mia pancia? Nossignore! (in realtà qualche giornata così c'è stata, seguita da amarissimi sensi di colpa e acquisto di nuove scarpe da corsa).

Oltre ad essermi iscritta in piscina (ed aver addirittura trovato il tempo e la voglia di andarci, nonostante la pioggia, la nebbia e la neve degli ultimi giorni), ho pure tirato fuori un nuovo piccolo progettino che spero vi piacerà: la prima storia a fumetti di Elsie!
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Per coloro che mi seguono su Instagram non sarà una novità completa, ma se non fate ancora parte di quella cerchia (crescente - festeggio in questi giorni i primi 500 followers! Yeeeh!), potrebbe esservi sfuggito qualche dettaglio. 

Come per il libro precedente (Elsie presenta: ricette e segreti per un perfetto Afternoon Tea, disponibile qui nello shop del mio sito e su Amazon) anche questa volta ho deciso di autoprodurre il mio lavoro usufruendo della piattaforma americana Kickstarter.
Oltre al primo albo a fumetti di Elsie (tutto a colori, oh yeah!) ho preparato anche qualche bella sorpresina. Ok, lasciatemelo dire esprimendo la mia gioia come si deve.

Ho realizzato le spillette e le toppe di Elsie da attaccare alle giacche e ai pantaloni, agli zainetti e ai femacapelli, ai cappellini e alle felpe col cappuccio, alle borse da passeggio e quelle da palestra. Waaaaah! Sono straemozionata!!!!
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​Ah. Ora va meglio. Mai reprimere la gioia. Meno che mai l'ansia, soprattutto quando le due sono mischiate insieme. Non si sa mai. Potrebbero esplodere.

Ed è così che mi sento. Piena di gioia perché ancora una volta un mio progetto sta prendendo vita e piena di ansia perché sono nuovamente nelle mani del pubblico. 

Cioè voi. :-D

Per questo vi invito a fare un salto sulla pagina del mio progetto, guardare il video da me realizzato con tanto amore e un discreto ammontare di perizia tecnica (LOL, scherzo, sto ancora imparando a fare i video, ma spero che vi piacerà comunque) e, se il mio progetto dovesse ispirarvi, contribuire (riceverete in cambio un sacco di cose fichissime) e condividere con tutti i vostri amici e parenti. Tranquilli/e, se il fumettino viene prodotto, lo stamperò sia in italiano che in inglese.
Vi ringrazio fin da subito per il vostro supporto e spero vivamente che vi divertirete a seguire la produzione di questo primo fumettino con Elsie, le spillette, le toppe e tutto quello che mi salterà in mente nelle prossime settimane!

Un abbraccio.
La vostra gioiosa,
Julie

Il 23 e 24 di settembre ci vediamo al Treviso Comic Book Festival 2017!

11/9/2017

 
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Anche quest'anno, con infinita gioia, partecipo al Treviso Comic Book Festival, per gli amici TCBF. Sono già carichissima e non vedo l'ora di poter rivedere un sacco di facce amiche, mangiare tiramisù e bere prosecchini lungo gli affascinanti canali di questa elegante città.
Non vedo l'ora di curiosare tra le mostre e scoprire quali ospiti saranno presenti in questa edizione. Di solito questo festival non delude mai :-)
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In questa meravigliosa città, oltre alla mostra mercato di fumetto e illustrazione, avrete anche l'opportunità di visitare luoghi incredibilmente belli, come la Casa dei Carraresi o i Musei Civici. Per non parlare del cibo: dovete assolutamente provare il radicchio e gli asparagi locali, magari in un bel risottino o con i bigoli. E il tiramisù nel ristorante "alle Beccherie". 

Per chi volesse fermarsi qualche giorno in questa bellissima città io consiglio di usare Airbnb, un sito in cui la gente offre camere private o in condivisione a prezzi molto ma molto migliori rispetto ad alberghi e hotel tradizionali (che a Treviso costicchiano), unendo la professionalità che vi aspettereste in un Bed and Breakfast alla simpatia della casa del vostro migliore amico.
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In occasione del festival vi mostrerò il mio nuovo libro illustrato "Elsie presenta - Ricette e segreti per un perfetto Afternoon Tea" (già in prevendita qui sul sito, nel negozio online).
Sarò presente alla mostra mercato all’ex ISRAA in Borgo Mazzini n.27, il 23 e il 24 di settembre, dalle 10 alle 19 (ingresso gratuito). Ecco una mappa per trovarmi più facilmente.
Vi aspetto per farci due chiacchiere, per riaggiornarci sulle rispettive vite e soprattutto, per farvi tante belle dediche sui miei libri! Vi abbraccio forte!
​A presto!
La vostra incurabile viaggiatrice,
​Julie

Dopo un mese e mezzo di Cammino, finalmente di ritorno a casa (con un quintale di lavoro arretrato).

7/9/2017

 

E all'arrivo trovo mio fratello, mia madre e una bottiglia di champagne. Sono felice! □□□□□□ #caminodesantiago #caminosanabres #arrived #santiago #plazaobradoiro #sohappy #happiness #1007km #viadelaplata #finishline #adventures #españa

Un post condiviso da Julie Maggi (@juliemaggi) in data: 2 Set 2017 alle ore 08:30 PDT

Questa mattina mi sono svegliata nel mio letto, coperte e lenzuola pulite, una colazione pronta per essere preparata in cucina e una doccia calda. Queste piccole cose, dopo un mese di avventure sulla via della Plata, mi sono sembrate già delle conquiste inimmaginabili. Poi ho iniziato a pensare a tutte le cose da fare che, in mia assenza, si erano accumulate. E il pensiero di ripartire per la Spagna mi ha sorvolato molto da vicino.

​Ma sono troppo emozionata all'idea di mettermi al lavoro per preparare i prossimi libri, incluso quello in cui vi racconterò per filo e per segno, di tutte le mie giornate di Cammino lungo la Via della Plata e il Cammino Sanabrese. E poi le illustrazioni: ho deciso di illustrare entrambi i miei libri di avventure sul Cammino, sia il mio precedente (ora tornato in autoproduzione - finalmente), che quello che scriverò nei prossimi mesi. Mi baserò sul diario di viaggio che scrivevo quotidianamente, senza saltare nemmeno un giorno, alla luce della torcia elettrica che mi ero portata in viaggio.

Appunti per il nuovo libro. A lume di torcia elettrica. □ #caminodesantiago #caminosanabres #writing #writer #newbook #workinprogress #notes #keepingmemories #diary #newbookcomingsoon

Un post condiviso da Julie Maggi (@juliemaggi) in data: 24 Ago 2017 alle ore 12:51 PDT

Conto di ultimare la stesura di Avventure sulla Via della Plata prima di Natale e di finire le illustrazioni entro marzo. Spero in questo modo di poterlo far uscire per la prossima estate.

​Vorrei cogliere l'occasione per ringraziare le persone che, durante questo lunghissimo Cammino, mi hanno seguito, supportato e tirato su di morale nelle le giornate no. Non so come avrei fatto senza gli amici, i parenti e i followers che in questo mese e mezzo mi hanno trasmesso energia scoppiettante e affetto e che mi hanno incoraggiato nella mia impresa. Siete stati i migliori compagni di viaggio che io potessi avere e spero di poter ricambiare la gioia che mi avete donato attraverso le mie parole e disegni.
 
​Vi scriverò presto per comunicarvi altre novità, ma per oggi è tutto. Vado a lavorare che ho davvero una lista infinita di cosine belle da preparare per voi e non vedo l'ora di mettermi all'opera!

Saluti e baci dalla vostra camminatrice a riposo (per ora :-D)

Seguimi in Spagna sulla Via della Plata!

12/7/2017

 
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Come molti di voi sapranno già, questo lunedì partirò per la Spagna, alla volta di Siviglia. Da lì inizierò un lungo cammino che, in circa cinque settimane, mi porterà a Santiago de Compostela. Quello che vedete nella foto qui sopra è il mio kit artistico da viaggio, da me realizzato (trovate le istruzioni per crearne uno qui), con il quale scriverò e illustrerò quello che spero sarà il mio diario di viaggio lungo il Cammino.
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Inoltre, ma credo che ormai questo lo sappiate bene, ho una pagina Facebook ufficiale, sulla quale credo che posterò qualche video durante il mio lungo viaggio. La trovate qui.
​Spero davvero di riuscire a tenere un diario costante, fatto di foto, piccoli racconti e magari se la stanchezza non mi uccide, anche qualche disegno.

​Sono davvero emozionatissima, mancano solo quattro giorni alla mia partenza. Ogni volta che controllo il mio zaino sembra che ci sia tutto ma poi, mentre son lì che cucino un risotto ai funghi, mi rendo conto di aver dimenticato qualcosa: una volta il pettine, poi le infradito, poi le batterie di ricambio per la torcia (conto di camminare molto di notte, per evitare il caldo). L'ansia mi sta assalendo non poco: non conosco il percorso, le previsioni del tempo portano temperature da deserto del Sahara e, più in generale, potrei perdere l'aereo, il bus per il centro di Siviglia, le carte con la prenotazione dell'ostello e cose così.

​Parto da sola ma mi incontrerò con il mio fidanzato verso la fine, in modo che lui possa percorrere con me il pezzo di cammino che si chiama Sanabrese. E anche lì ansia: riuscirà a trovarmi in mezzo a quelle campagne? Sarò distrutta e inguardabile quando ci incontreremo? Avrò la forza di proseguire poi, fino a Santiago? Avrò una ricrescita dei peli lunga così?

​Per questo ho bisogno del vostro supporto psicologico come lettori e come amici.

​Questa volta, a differenza della prima, parto avvantaggiata dalla tecnologia. Ho finalmente cambiato il mio cellulare (avevo ancora un Blackberry del 2007) e, grazie alle nuove tariffe telefoniche europee potrò collegarmi con internet e condividere con voi i dettagli del mio viaggio. Yeyyh! Inoltre, grazie a questo meraviglioso marchingegno potrò postare  le immagini del mio diario sul mio account Instagram. Cliccate sull'immagine qui sotto per collegarvi con me e non perdervi le mie meravigliose avventure. :-D

Mi preparo alla partenza (mancano 4 giorni!!) www.juliemaggi.com/blog/seguimi-in-spagna-sulla-via-della-plata #caminodesantiago #viadelaplata #juliemaggi #newadventures #ontheroad #traveldiary

Un post condiviso da Julie Maggi (@juliemaggi) in data: 12 Lug 2017 alle ore 05:54 PDT


A parte questa fenomenale novità credo che per ora sia tutto.

​Vi mando un grosso abbraccio e vi saluto! A presto! (spero)
​La vostra serenissima,
​Julie

Il mio mini kit da disegno (e le istruzioni per realizzarlo) da portare in cammino (parto per la Via della Plata!)

30/6/2017

 
Vi piace l'idea di avere un mini set di acquerelli, leggero come una piuma e carino come solo le cose fatte a muzzo possono essere? Seguite le mie istruzioni e anche voi potrete partire all'avventura con un meraviglioso set artistico. Poi magari resterà intonso però boh, voi la pazienza ce l'avete messa. Ma prima un po' di aggiornamenti sulla mia vita.

Ci ho messo secoli a finire di rimuovere tutte le cose dagli scatoloni, ma ora posso dirlo: il trasloco è fatto.  Posso finalmente dedicarmi a qualcosa di più divertente e istruttivo.

Per qualche motivo tecnico non ho ancora internet a casa ma, se tutto va bene, dovrebbe arrivare tra un paio di giorni.  Devo dire che, non avere internet, mi ha permesso di andare avanti con i lavori a ritmo speditissimo. Sono contenta di poter dire che sono a buon punto con la stesura di ben due libri: uno, sarà una specie di parte aggiuntiva per il mio Un anno per cambiare la tua vita. L'altro, è qualcosa che molti di voi mi hanno chiesto e che sono ben felice di mettere in cantiere: un nuovo libro di avventure in cammino. Questa volta sarò su un cammino molto più lungo, ma che si prospetta davvero interessante. Ho scelto di partire per la Via della Plata (1000 allegri km di cammino - si accettano scommesse sulla quantità di vesciche che mi verranno), un'antichissima strada costruita dai Romani che, da sud a nord, cammina parallela al confine col Portogallo per congiungersi poi con il Cammino Sanabrese e giungere, alla fine, a Santiago. Questa volta il mio zaino sarà leggerissimo. Anche più leggero di quello che ho portato sulla Via Francigena, l'estate scorsa.

​Tra le varie cose che porterò con me c'è un piccolo kit da me creato per potermi appuntare un po' di note e magari (ma so bene che questa è più una speranza che un'intenzione) fare qualche disegno. Ho leggermente modificato il blocco note (fatto con una carta molto buona che spero regga bene un po' di colore) per fare in modo che contenga anche altre cose. Vi ho aggiunto molte taschine, realizzate incollando delle buste da lettera di varie dimensioni al suo interno. In alcune conserverò i bigliettini, le note e i piccoli ricordi del mio cammino. Poi ho incollato una grande pagina che si apre in verticale dove incollerò la mappa e, infine, ho aggiunto un elastico rosso molto resistente per tenere chiuso il taccuino quando sarà pieno di roba.

​Avendo già tentato, durante il mio primo cammino, di portare della carta da acquerello, questa volta non ci provo nemmeno. Ma ho deciso comunque di realizzare una microscopica scatolina per contenere sei colori, un pennello richiudibile, un paio di pezzi di gomma, una mini spugnetta, una scatolina per l'acqua e una piccola palette con i colori che ho scelto di portare (la scelta è stata difficilissima). Ecco qui il risultato.
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Devo dire che, pur rendendomi conto che sarà molto difficile che io riesca a fare dei disegni, l'idea di riuscire a completare un carnet di viaggio (anche fosse microscopico), mi rende molto emozionata. I colori che ho deciso di inserire nella mia scatolina sono i seguenti: Rose Dorè, Vandyke Brown, Winsor Yellow (green shade), Burnt Sienna, Indanth Blue e Ultramarine Blue (Green Shade).  Tutto ovviamente serie Artist's della Winsor and Newton. 

Per fare in modo che non si muovessero ho creato, usando il Das, una specie di supporto: ci ho premuto dentro le varie scatoline degli acquerelli nella posizione in cui volevo che si trovassero e l'ho fatto asciugare per un giorno e mezzo. Poi l'ho spennellato tutto con la colla vinavil e l'ho incollato alla scatolina (asciugandosi si riduce di grandezza, per questo dovrete lasciare le scatoline inserite nel Das durante l'asciugatura). Poi per sicurezza ho incollato anche le scatoline con una goccia di vinavil alla base, ora asciutta. Se dovessi finire i colori all'interno delle scatoline potrò semplicemente riempire le scatoline con degli acquerelli nuovi della stessa dimensione (o anche usare quelli in tubetto, spremendoceli dentro - ho già provato e funziona benissimo).

​Se vi state domandando di che scatolina si tratti eccola qui: è quella delle meravigliose caramelle gommose alla liquirizia della marca Leone di Torino (yummy-yum-yum).
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Per completare il kit vi ho aggiunto una penna ad inchiostro marrone della Faber Castell (taglia media) e una matita di quelle con le micromine di taglia piccolissima, in alluminio, comprata da Muji.

​Partirò a metà luglio, quindi tra non molto. Il viaggio durerà circa cinque settimane quindi, durante questo periodo, non sarò in grado di spedirvi nulla dal mio sito. Spero che mi perdonerete, ma, se tutto va bene, questo vorrà dire che presto avrete un altro libro da leggere! Non vedo l'ora di iniziare il mio viaggio ma allo stesso tempo, come mi capita ogni singola volta che parto all'avventura, ho anche un po' di paura.

Vi mando un abbraccio e vi auguro una felice estate!
​
A presto,
​la vostra diarista appassionata,
​Julie

Piccole novità estive + trasloco in arrivo :-P

2/6/2017

 
Ebbene  sì. Un altro trasloco è in arrivo. Tra poco più di una settimana mi toccherà fare le valigie, inscatolare i pennelli e i colori e spostarmi per la ventiduesima volta (credo... ho perso il conto ormai). Dove? Nel paese a fianco. Pro: sarò a contatto diretto con la natura, avrò due piscine comunali  tra cui scegliere, due mega supermercati con frutta e verdura locale, sarò 15 minuti più vicina al centro di Londra (al momento casa mia dista circa 50 minuti di treno dal centro), l'affitto costerà meno. Contro: il paese è davvero micro, non c'è un cinema, non c'è una Waterstones (una catena di librerie fighissime), bisogna fare dei giri assurdi col treno per arrivare a Brighton (addio fermata dell'autobus sotto casa per andare al mare, sob). Ma pazienza, va bene così. 
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E quali novità ci sono per quanto riguarda i progetti in corso? Allora, sono alla terza fase di editing per la versione americana di "Un anno per cambiare la tua vita": sto scrivendo delle parti aggiuntive che poi verranno tradotte e corrette. Dovrò poi anche realizzare cento illustrazioni in più, per equilibrare il contenuto e renderlo omogeneo al resto. Il tutto richiederà mesi di lavoro, non saprei davvero dire quando il tutto verrà considerato definitivo. Ma sto imparando moltissimo e, tecnicamente, devo dire che lavorare con una editor, è una delle esperienze più formative che io abbia mai sperimentato.

Per quanto riguarda il progetto Elsie? Dunque, dunque: la versione in inglese è pronta, già impaginata e tutto. La versione in Italiano la sto traducendo proprio in questi giorni e conto di presentarla al Treviso Comic Book Festival (se tutto va bene anche quest'anno dovrei esserci). Spero, nel frattempo, che qualche agente si faccia vivo per la versione in inglese. Incrociate le dita per me :-D

​Una cosa alla quale sto lavorando, mentre aspetto con ansia di ricevere delle news riguardanti il futuro della piccola Elsie, è un progetto spin-off. Vi spiego meglio.

Uno degli agenti con i quali mi sono messa in contatto per proporre Elsie mi ha detto che adora i disegni, ma che la loro agenzia promuove solo fiction (che, per chi non lo sapesse, vuol dire "narrativa"). Al che le ho fatto presente che ho una storia con Elsie quasi pronta per essere letta (a quanto pare non hanno bisogno dell'intero libro illustrato, grazie a Dio). Quindi proverò anche a proporre questa prima storia. E vediamo come va. Male che vada mi ritroverò con una storia pronta per essere illustrata ed autoprodotta. :-D

​Vi lascio con una cosa che ho realizzato ieri, spero che vi faccia sorridere. Si tratta di una copertina immaginaria per un magazine redatto dalla piccola Elsie.
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Vi mando tanti abbracci e vi auguro una felice festa della Repubblica!
​Cordialmente, la vostra traslocatrice professionista,
​Julie

Resoconto AFA, un festival da 10 e lode.

16/5/2017

 
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In tre giorni a Milano ho visto solo il Leoncavallo. Ho dormito lì, mangiato lì e tra quelle mura mi sono sentita a casa. Artisticamente parlando ma anche umanamente parlando. Non mi era mai successo in dieci (e passa) anni di fiere di fumetto e simili di raggiungere un tale livello di follia buona, di quelle che ispirano cose ganze. Tra i vari posti che amo Milano non è mai stata in cima alla lista, ma questi tre giorni di affetto e libertà, collaborazione e sopportazione mi hanno fatto aggiungere quell'angolino di città fatto di mura graffitate e labirintici corridoi al luogo ideale in cui vado a rintanarmi quando voglio creare qualche storia.

​Sono partita sapendo che avrei trovato belle persone: fin dalle prime email che ci siamo scambiati con i ragazzi che hanno organizzato l'evento, nei mesi che hanno preceduto l'organizzazione del festival, ho subito intuito che la loro pazienza, dedizione e voglia di fare avrebbe portato solo a buoni risultati, e così è stato. Non appena arrivata sono stata accolta da Messico, un uomo dallo sguardo truce e l'aria di uno che ti odia a prescindere, che nasconde dentro di sé buona volontà e un pensiero sempre rivolto al prossimo. Se sapesse che mentre scrivo di lui su questo blog sto ascoltando Rihanna a tutto volume, probabilmente mi toglierebbe il saluto, ma noi non glielo diremo. :-D

​Dopo avermi sistemato in uno dei dormitori dove avrei passato le notti successive, mi ha mostrato il luogo dove sarebbe avvenuto l'AFA festival: un enorme spazio industriale, occupato da credo più di quarant'anni dalla gente che ho avuto modo di conoscere in questi giorni. Lì organizzano mostre e concerti, presentazioni e conferenze che sempre hanno a che fare con quello che è il nostro mondo in continuo cambiamento, sempre aperti a quello che è il diverso, l'emarginato, l'anticonformista.
Al mattino, dopo una prima notte di sonno da campioni, ho incontrato Virginia, venutami a trovare da Torino, appositamente per il festival. Per chi non se la ricordasse, Virginia è la mia amica che ha illustrato 10 Buone Ragioni per (Non) fare l'Artista. Ecco, la bella Virgi pensava che il festival iniziasse al mattino e finisse al pomeriggio, così ha fatto il biglietto di ritorno per le 18. Ora in cui il festival iniziava :-D Non appena aperte le porte un sacco di gente si è sparsa tra i tavoli e il divertimento è incominciato. Per la maggior parte artisti e artiste italiane hanno riempito la sala ma anche gente che veniva dal Sud e dal Centro America e, chiaramente qualche rifugiato Nord Coreano, curioso di saperne di più sulla favolosa mostra dedicala alla casa editrice Yellow Kim, di cui vi allego le poche foto che sono riuscita a fare durante l'allestimento. 
Ho avuto la fortuna di poter approfondire la conoscenza di una figura importantissima per quella che è stata la casa editrice che, forse unico esempio nella storia di questa nazione, ha saputo sfidare la dittatura che da decenni affligge la Corea del Nord. Ecco un po' della sua storia e un file che potrete scaricare e stampare sulla vostra maglietta, gratuitamente.
Yoo Suk è stata un'attivista sociale durante gli anni novanta del secolo scorso e ha collaborato con Aju Meosjin, dal 1990 al 1997. Colpita dalle morti avvenute nel suo villaggio a causa delle carestie e delle violenze, Yoo Suk decide di entrare in contatto con i ribelli della caverna di Ryongmun, i quali per primi la introducono nel mondo del mercato nero. La vita da clandestina non è facile per la giovane attivista (all'epoca appena diciannovenne). Decide comunque di allontanarsi per sempre da amici e familiari, e allo stesso tempo, di dedicare la propria vita alla trasmissione di messaggi tramite l'ausilio di tecniche di stampa e di distribuzione al limite del possibile. L'uso di travestimenti in forma animale è direttamente ispirato alla storia di Ulisse e Polifemo da lei visto come un mitico simbolo della dittatura che schiaccia il suo amato paese e i suoi abitanti.

Proprio qui, nella fitta boscaglia della montagna Myohyang, Yoo Suk nasconde per anni la sua tipografia clandestina con la quale stampa, senza soluzione di continuità, alcuni numeri della rivista "Far East Cowboys&Cowgirls" e le prime tre serie di Yanggakdo Hot Hot Hotel. 

Yoo Suk continua a crescere in popolarità, tanto che migliaia di adolescenti, usando delle semplici stampanti a getto d'inchiostro stampano manualmente magliette che celebrano il loro mito. Dal 1997, anno in cui, in seguito ad una caccia all'uomo nelle foreste è stata arrestata e incarcerata, Yoo Suk è scomparsa nel nulla. Alcune voci raccontano che sia riuscita a sfuggire alle sue guardie in un'imboscata organizzata da alcuni suoi seguaci, altri suggeriscono che abbia dato la vita immolandosi come martire nel sostegno di un ideale più importante della sua stessa vita.
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I tre giorni di festival sono volati e, soprattutto il sabato sera, i miei libri sono letteralmente spariti dal tavolo. Ho conosciuto tantissime persone che mi hanno insegnato qualcosa, con le quali ho condiviso notti insonni (il lato negativo del dormire in dormitorio è che inevitabilmente c'è sempre qualcuno che russa come se fosse un musicista sperimentale) e piatti di pasta all'arrabbiata deliziosi, cucinati per noi dai mitici cuochi del Leoncavallo. Le mie colazioni a base di gallette di riso ricoperte di cioccolato e mele hanno destato non pochi sospetti e ancora ricordo lo sguardo di sdegno negli occhi di coloro ai quali offrivo parte del mio gaio bottino. Sono sicura che, costoro,  segretamente, quando nessuno li vede, si lasciano andare e sgattaiolano nel supermercato di fronte per comprare della frutta, nascondendola poi furtivamente nel parka.

​Ecco qui le foto finali del festival, prima che me ne andassi a letto, come ogni sera troppo presto. Non mi vedrete spesso nelle foto ufficiali, probabilmente perché ero già a nanna, ma posso garantirvi che, con un sorriso, nel tiepiduccio sotto le coperte, sentivo gli schiamazzi al piano di sotto, mentre i coraggiosi organizzatori di AFA intimavano minacce di morte a coloro che si attardavano incuranti in sala da pranzo. Il momento migliore per me sarà sempre l'attimo in cui tutti i presenti (credo fosse alla fine della serata di sabato) si sono messi a ululare. I cani presenti hanno seguito l'esempio. Gli artisti presenti hanno rincarato la dose. Non credo si possa descrivere meglio la magia che si è sprigionata da un ululato collettivo forte come la passione per l'arte disegnata che ci ha unito in queste fantastiche giornate.
Qui metto un elenco non definitivo di artisti e artiste da me conosciuti durante il festival che spero vogliate andare a scoprire. Sono tutti e tutte diversi, e sono sicura che alcuni di loro vi stupiranno. Buona scoperta!

https://www.facebook.com/NellaTanadiVarg/
https://www.facebook.com/MarkyMale666
https://www.facebook.com/DocumentariMalati/?fref=ts
http://www.​thegiantslab.bigcartel.com
​http://www.hurricaneivan.net
https://www.behance.net/HOLYBAGNO
http://kunstkabinet.tumblr.com/
http://www.librifinticlandestini.com
http://www.alicesosio.com/
http://margheritamorotti.com/
https://www.behance.net/mariececile
https://www.facebook.com/lenevralgiecostanti
https://www.facebook.com/OltreCollage

Se ci siam fatti due risate insieme e non siete presenti nella lista qui sopra, fatemelo presente e vi aggiungo ;-)

​Questo è il Leoncavallo:
https://www.facebook.com/leoncavallospa
E questo è il sito di quelli di AFA:
https://www.facebook.com/AutoproduzioniFichissimeAnderground/?fref=ts

​Spero che questo mio post vi sia piaciuto e vi mando un bacione grosso! A presto cn brillantissime news dalla mia scrivania (ora che ho un computer funzionante non ci sono limiti alla marea di robe che sfornerò, buahahah!).

Baci dalla vostra sbrisolona,
​Julie 
​

Ci si vede a Milano, all'AFA festival, dal 5 al 7 maggio!

3/5/2017

 
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Dopo un mese di interruzione delle comunicazioni rieccomi qui per raccontarvi un po' di novità. I motivi che mi hanno allontanato dal computer nelle ultime settimane non sono dei più felici: una morte in famiglia, lo sfratto (arrivato con allegria subito dopo Pasqua) e il mio computer che sta lentamente finendo i suoi giorni, dopo undici fertilissimi anni di lavoro.

​Ma non siamo qui per lamentarci giusto? Siamo qui per guardare al futuro. 

Quindi vi invito a partecipare ad un evento al quale sarò presente, con tutti i miei libri e auto produzioni varie: l'AFA festival di Milano. Ecco qui le informazioni complete, per raggiungere il Leoncavallo (il luogo in cui si svolgerà il festival). L'indirizzo è: Via Antoine Watteau, 7, 20125 Milano. Qui trovate l'evento: https://www.facebook.com/events/1868611926710993/
Ecco una mappa per arrivare più facilmente :-)
Purtroppo per ora ancora niente libretto con Elsie. Ma spero presto di poter comprare un computer nuovo e nel frattempo lavorerò alla stesura di soggetti e storielline brevi che vedranno la luce non appena mi sarò riaggiornata tecnologicamente. So che capirete.

Al festival porterò un po' di cosine fatte a mano da me e un bel po' di copie dei miei libri (tranne 10 Buone Ragioni per non fare l'Artista - di quello non ho copie in magazzino, ma lo potete trovare su Amazon). Ma soprattutto porterò me stessa. Dopo quest'ultimo periodo ho davvero bisogno di vedere un po' di gente dal vivo e di lasciarmi ispirare dalle creazioni di altri artisti. Per questo ho deciso di partecipare ad una mostra collettiva segretissima, che potrete visitare durante le date del festival.  
Che dire, spero davvero di ritornare in Inghilterra con uno spirito diverso da quello con cui parto. Che poi mi tocca trovar casa, traslocare e via dicendo. 

A presto!
Tanti abbracci dalla vostra trottola,
​Julie

Novità di Marzo: primo video+editor americana!

23/3/2017

 
Ci sono due novità. La prima è che ho trovato un' editor americana per la versione in lingua inglese di "Un anno per Cambiare la Tua Vita"! Questo significa che presto inizierò i lavori per la realizzazione di una nuova versione del libro. La lavorazione sarà lunga e prevediamo già di far diventare questo libro più corposo in modo da poter rientrare negli standard editoriali americani. Sono davvero super contenta ed emozionata e, anche se so che sarà un lavoro lunghissimo, non vedo l'ora di mettermi all'opera. 

La seconda novità è un video. Il mio primo video su Youtube :-) So che non è il filmato più professionale del mondo ma dovete capire che, senza un computer decente, non c'è verso che io possa fare l'editing ai miei video. Voi godetevelo così, con la sua aura amatoriale e le sue musichette sceme. Un giorno, quando avrò qualcuno che mi aiuti nella preparazione di video professionali, riguarderemo questo filmato e ci rideremo sopra.
E per chi di voi fosse curioso di vedere l'illustrazione finita: eccola!
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Torno a lavorare sulle illustrazioni che ancora devo completare per il libretto con Elsie.
Mi mancano "solo" 13 pagine!

Tanti bacini dalla vostra primaverissimissimissima,
Julie

Intervista con Giulio Macaione: amori, ricette e misteri.

20/1/2017

 
Quello che vi presento oggi è il lavoro di uno dei fumettisti italiani più bravi in assoluto. Sono davvero onorata di conoscerlo personalmente, perché oltre al talento, Giulio Macaione ha anche la gentilezza e la modestia (cosa che, si sa, tra gli artisti è cosa rara).

Ecco qui la nostra chiacchierata, grazie alla quale spero conoscerete meglio Giulio e le sue opere. Buona lettura!
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Uno dei tuoi primi fumetti è il commovente Morten, leggibile qui. Personalmente trovo che sia molto bello e se ti avessi avuto sottomano quando ero una ribelle ventenne tutta rock e Uni ti averei proposto di lavorare insieme per la versione a fumetti di Elenoir. :-D Cosa credi che sia rimasto di quelle iniziali atmosfere cupe e quel senso di nostalgia? ​

- La prima versione di Mortén era nata come autoproduzione quando andavo alle superiori ed era dedicata a mio nonno, che era morto poco tempo prima, per questo la storia era un po' triste. La nostalgia e la malinconia sono due sentimenti che un po' mi definiscono come persona.
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I tuoi due fumetti Innamorarsi a Milano e The Fag Hag (entrambi da me amati alla follia) sono stati i tuoi primi lavori "lunghi". Quanto credi che abbiano influito sulla tua carriera? Mentre lavoravi alla realizzazione di questi fumetti vivevi a Bologna (se non ricordo male), credi che vivere in una città piena di artisti ti abbia aiutato in qualche modo a trovare l'ispirazione? 

- Ho imparato un sacco da quei due libri, perché era la prima volta che lavoravo con uno sceneggiatore. Nello specifico, farlo con Massimiliano De Giovanni per me era una figata, perché era un autore che seguivo da sempre e uno sceneggiatore che mi dava spazio e apprezzava le mie idee. All'inizio ero molto rigido e insicuro, ma credo di essere cresciuto un bel po' lavorando con lui perché mi sono reso conto che quando osavo, prendendomi delle libertà sulla sceneggiatura o proponendo delle idee, il risultato piaceva molto anche a Massimiliano. Sicuramente il fatto di vivere a Bologna e di avere attorno autori che adoravo mi è stato molto di aiuto. In quegli anni mi capitava spesso di andare in redazione e incontrare Vanna Vinci, Andrea Accardi o Keiko Ichiguchi (tutto autori che amavo e che amo tuttora). Vanna, nello specifico, più volte mi ha dato dei consigli pratici e mi ha insegnato molte cose.
Quali sono gli artisti che ti hanno influenzato maggiormente? E non parlo solo di fumettisti :-) Sapresti dirmene tre? Uno che ti abbia ispirato quando eri agli inizi inizi, uno per qualche anno fa e uno per il 2016 appena concluso?

- È difficile rispondere a questa domanda riducendo il tutto a tre nomi. Se proprio devo... Agli inizi Klimt. Qualche anno fa Frederik Peeters. Nel 2016 Becky Cloonan (qui un fan comic di Giulio ispirato a Gotham Academy).
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Qual è la tua guerriera Sailor preferita? Come mai questa serie è per te così importante? (che domande che faccio, perché per la nostra generazione è un must, ovvio)

- Sarò banale, ma credo che proprio Sailor Moon sia la mia preferita. Per il suo essere sopra le righe e pasticciona, per la sua ostinazione a voler essere una persona normale nonostante la missione che le viene affidata. Credo che Sailor Moon mi abbia conquistato quando ero un ragazzino proprio perché non solo era la prima eroina che non voleva essere un'eroina, ma perché racchiude tutte le ispirazioni di decenni di manga che sono venuti prima. Diciamocelo: è un polpettone con tanti di quegli ingredienti che in quel marasma kitsch qualcosa che ti piace la trovi per forza :D
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In Ofelia, pubblicato da Comma 22, la tua tavolozza ha fatto il volo e i toni sono diventati super pop. Che tipo di droghe usavi? Scherzo. Cosa ti ha spinto, dal bianco e nero che quasi sempre usi per i tuoi fumetti a lanciarti in quel mare rosa cangiante? (qui uno spin off della storia)

- Ho iniziato a pubblicare Ofelia sul Web, prima che venisse raccolto in volume. La primissima versione del personaggio era nata molti anni prima ed era molto dark. Quando ho deciso di tirarla fuori dal cassetto e sviluppare la storia, ho fatto un restyling che partiva soprattutto dal colore dei capelli, il fucsia accesissimo che avete visto. Per questo ho dovuto realizzare il fumetto interamente a colori con toni molto accesi e pop. Venivo anche da anni di Accademia di Belle Arti nei quali mi ero appassionato alla corrente Neo-Pop e forse i colori di Ofelia sono una naturale conseguenza...
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Il tuo nuovo libro, Basilicò, è un fantastico mix tra comicità e dramma, condito con una buona dose di spezie italiche. Come ti è venuta l'idea? Lo so, domanda banale, ma la gente se lo chiederà  Spoilerino: nel libro ci sono tante buonissime ricette, ad accompagnare i vari capitoli della storia. Ho apprezzato un sacco la cosa. 

- Basilicò è nato da un'idea di base: volevo fare un libro che fosse un po' una commedia alla Almodóvar. Di ispirazioni poi ne sono arrivate altre (Desperate Housewives, per esempio, o molte canzoni di Carmen Consoli), ma il punto di partenza è stato proprio il mio amore per il regista spagnolo. Trattandosi di una storia familiare con protagonista una madre, l'ambientazione è ricaduta subito sulla mia Palermo, la città dove sono cresciuto e dove vivono i miei genitori. E pensando a Palermo non potevo fare a meno di citare la cucina perché noi siciliani abbiamo un rapporto viscerale con il cibo, è cosa comune mangiare parlando di cibo. Raccontando una storia corale ho potuto poi dare ad ogni personaggio delle sfumature caratteriali anche pittoresche e divertenti.
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Parlaci della tua nuova autoproduzione (che ancora devo leggere!!!): com'è andata l'esperienza? Come mai hai deciso di provare ad autoprodurre una storia?

- L'idea di autoprodurre i miei fumetti mi ha sempre solleticato, perché mi piace seguire tutti gli aspetti della lavorazione di un albo e per raccontare storie brevi è forse l'unico modo. Ovviamente continuerò a lavorare con degli editori, ma sono due aspetti del fare Fumetto diversi che vorrei portare avanti in parallelo. La fine dell'estate è nato dopo una breve vacanza in giro per la Sicilia con due mie care amiche che però vivono entrambe lontano da me (come gran parte dei miei amici, che ormai sono sparsi per il mondo). Volevo raccontare di come ci si può riunire dopo tanto tempo e ritrovarsi i ragazzini di sempre anche se la vita è cambiata e si è cresciuti. La nostalgia per una parentesi felice nella vita di tutti i giorni, l'estate appunto, è stata la scintilla che ha fatto nascere l'idea per il fumetto. Ovviamente mi sono ispirato alla gita fatta con le mie amiche, non tanto per gli avvenimenti e i personaggi, quanto più per i luoghi e le sensazioni.
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Hai recentemente passato un lungo periodo in America (e possiamo goderci le tue avventure qui). Hai frequentato dei luoghi che ti hanno in qualche modo "aperto la mente" artisticamente parlando? Qual è il cambiamento che hai notato maggiormente nella vita di tutti i giorni? Torneresti a vivere lì? 
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- Sicuramente vivere in un luogo diverso da casa (e, per quanto possa sembrarci simile, l'America è molto diversa dall'Italia) è una cosa che influenza e cambia. Non so quanto questo abbia avuto una conseguenza diretta sul mio modo di lavorare, ma sicuramente venire a contatto col mondo del fumetto americano mi ha dato delle ispirazioni e degli stimoli per me nuovi. Molto banalmente, non avevo mai letto fumetti supereroistici e mi sono ritrovato a disegnare fanart di Batgirl. Anche solo andare settimanalmente in una comic shop a comprare gli albi della settimana è una cosa che ti mette a contatto con tante realtà editoriali diverse dalle nostre. Al momento sono molto innamorato di Bologna e non la cambierei con nessun altro luogo al mondo. Ma non si sa mai...
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Da pochissimo sei entrato anche tu a far parte del club degli sposati. Credi che il matrimonio e la stabilità che da esso deriva (o almeno così mi immagino LOL) influenzi positivamente la tua produttività? Quanto sei influenzabile dall'ambiente che ti circonda? Sei una di quelle persone che lavora meglio quando è circondata dal caos o dalla tranquillità? 

- Non credo che il matrimonio abbia influenzato in alcun modo il mio lavoro, anche perché convivevo già da tempo con mio marito quindi le nostre dinamiche non sono cambiate. Sicuramente l'ambiente che mi circonda influenza i miei ritmi di lavoro. Sono un tipo abbastanza abitudinario e cambiare ambiente mi rallenta, ci metto un po' ad ingranare dopo un cambiamento. Solitamente ho bisogno di tranquillità e della mia musica per riuscire a concentrarmi.

Ora, siccome si sa che gli animali rendono immediatamente popolari i video su Youtube, ti andrebbe di mostrarci il tuo gatto (anche se questo non è un video per Youtube)?

- Eccolo qui, Zorba, in tutto il suo pelo:

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E con questa bellissima foto chiudo l'intervista. Spero che vi sia piaciuta e spero che correrete subito a comprare i fumetti di Giulio Macaione, e che poi li recensirete e consiglierete a tutto il vicinato. 

Questo è il blog di Giulio: http://giuliomacaione.blogspot.co.uk/

Vi mando un baciotto!

​La vostra struffola, 
Julie

Il Magazine delle donne mi ha intervistato a proposito del mio libro "Un anno per cambiare la tua vita"!

13/1/2017

 
Ci sono giorni in cui ti guardi allo specchio e quello che vedi ti fa ridere. Poi ci sono altri giorni in cui apri l'homepage del Magazine delle Donne e ti ritrovi lì, a fianco a Nicole Kidman. A volte, per qualche strana coincidenza astrale, le due cose coincidono.
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Anche voi pensate che le treccine battano i tagli scalati?
La bravissima Giulia Vola, mi ha intervistato tramite Skype, ascoltando il mio incessante chiacchiericcio per circa un'ora. Poi si è messa all'opera e ha creato un articolo che mi rende davvero felice (e, Diobuonino, non so voi, ma io ho alle spalle articoli in cui nemmeno le lettere del mio nome erano scritte con ordine compiuto). Pure la mì mamma ne è fiera (e Diobuonino, non so voi, ma io ho alle spalle articoli che seppur diventati viral in un giorno, non hanno smosso l'attenzione della signora sopra citata nemmeno per sbaglio).

Ma alle mamme, si sa, piace vedere la propria figliola vicino a Nicole K.
Posso chiamarla Nicole K.? 

Ma scherzi a parte, ecco a voi l'intervista, che spero vi piaccia e soprattutto spero vi convinca che "Un anno per cambiare la tua vita" è un libro figherrimo e vale la pena essere letto, consigliato e condiviso. Buona lettura!
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Cambio vita: un anno per riuscirci con le ricette di Julie

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Questa sono io. LOL
Trentatré anni, pugliese di nascita, una casa a Londra, una laurea all’Accademia delle Belle Arti di Torino, una collezione di esperienze professionali in giro per il mondo, qualche chilo di troppo e una convivenza di quattro anni fallita da un giorno all’altro: ecco gli ingredienti con cui Julie Maggi ha cucinato le ricette di Un anno per cambiare la tua vita, il libro in vendita su Amazon che dispensa consigli agli adolescenti al bivio e ai 30enni in crisi e lo fa non solo con le parole ma anche con le immagini. Perché “le illustrazioni sono più efficaci delle parole, come quando vedi una faccia e non ti ricordi il nome ma sai perfettamente chi hai davanti”, spiega lei, divertita.
Lei che nel suo libro parla “di amore, di dipendenza, di indipendenza, di sincerità con se stessi”. Lei che dopo essere passata attraverso “momenti drammatici” e dopo un Cammino di Santiago alla ricerca di sé, ha messo la sua catarsi nero su bianco, “per condividerla e magari riuscire anche ad aiutare qualcuno”. Soprattutto ora, che sulla copertina c'è il suo nome: “In un primo tempo avevo scelto uno pseudonimo - spiega -, poi ho capito che metterci la faccia è il primo presupposto per essere credibile e, soprattutto, per rendere credibile che cambiare la propria vita è fattibile.
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Qual è la ricetta delle ricette?
"È quella che si ripete dalla notte dei tempi ma applicata con ironia alla vita moderna: prendersi cura del proprio corpo, della propria anima e della propria mente. Tradotto: evitare modelli estetici irraggiungibili, guardarsi dentro, darsi degli obiettivi e sviluppare il potenziale per raggiungerli".
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Perché un anno per cambiare vita?
"Perché anche se sembra un periodo molto lungo è il minimo per riuscire a vedere i risultati dei cambiamenti messi in atto: che si tratti di cambiare lavoro, amicizie, compagni o abitudini, solo i risultati danno dal forza per mantenere i propositi".

La ricetta per accettarsi fisicamente?
"Fare sport, anzitutto: solo lo sport riesce a dare quella disciplina che poi permette di gestire meglio tutti gli ambiti della vita. Si inizia a piccole dosi, io consiglio 15 minuti di corsa al giorno, un impegno minimo che però può innestare una piccola rivoluzione".

La ricetta per realizzarsi professionalmente?
"Pazienza, sacrifici e voglia di fare. E una buona comunicazione con i genitori che, spesso, indirizzano i figli verso professioni a loro dire più sicure: il fatto è che oggi non c’è nulla di sicuro e solo assecondando le proprie attitudini si ha la forza per sopportare anche i periodi più difficili. Ecco perché ai giovani dico: informatevi, fate domande, cercate risposte e confrontatevi con i vostri genitori che, vedendovi così motivati, non potranno che appoggiarvi. Inoltre, non bisogna essere spaventati all’idea di fare altro per un determinato periodo di tempo e bisogna saper tagliare i rami secchi che costano tempo e denaro".

La ricetta in amore?
"Parlare chiaro e parlare subito anche se si rischia la crisi e il litigio: è importante sapere fin da subito (e possibilmente prima di innamorarsi) chi si ha di fronte e che cosa vuole dalla relazione. Amare significa prendersi cura ma in senso buono, ecco perché è necessario sapere che alcuni aspetti dell’altro non si possono cambiare, altrimenti poi ci si ritrova a dover curare due persone: il partner e se stessi".

La ricetta nelle relazioni?
"Premetto: ripulire le amicizie che avrebbero dovuto sostenermi è stata la cosa più dolorosa. A tutti consiglio di chiedersi sempre se chi si ha davanti preferisce dire ciò che pensa in faccia, magari rischiando anche il litigio, o girarsi dall’altra parte per il quieto vivere. Gli amici veri appartengono alla prima categoria".

Alla fine hai cambiato vita?
"L’ho rivoluzionata: ho un nuovo compagno, sono felice a Londra, faccio quello che mi piace e mi mantengo. Certo, c’è voluto più di un anno, forse due, ma con il senno di poi, se qualcuno mi avesse dato i giusti consigli, ci avrei messo meno”.
​Insomma, aiutatevi che Julie vi aiuta.
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Questo è il mio libro! Lo trovate su Amazon (cliccate sull'immagine)
Il mio nuovo libro lo trovate qui in versione ebook http://amzn.to/2iPp5fk (tra l'altro ora si può anche scaricare l'anteprima del libro gratuitamente. Dategli una sbirciatina :-D )

Novità! Il mio libro è ora in vendita in edizione cartacea nel mio shop! :-D


Quest'intervista la trovate qui.

Spero che vi sia piaciuta! 
Vi mando un abbraccio!
A presto dalla vostra treccinuccia :-)
​Julie

Nuova recensione di Avventure sul Cammino di Santiago per la Libera Università dell'Autobiografia!

11/1/2017

 
Tra una cosa e l'altra, solo ieri ho saputo della recensione scritta da Loredana Simonetti (che tra l'altro ha pubblicato la stessa recensione anche su Leggere:tutti di ottobre 2016). Queste sue belle parole sono state ospitate sul sito della Libera Università dell'Autobiografia ( inclusa da Parte del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca nell'elenco dei soggetti accreditati/qualificati per la formazione del personale della scuola.) Mi sono sentita molto onorata per quello che ha scritto e spero che possa interessarvi e in qualche modo ispirarvi. :-) Buona lettura!
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“Sento che sto cambiando, che ogni singolo passo che compio su queste strade mi libera da qualche pensiero e nello stesso tempo mi dona nuove conoscenze.”

Sarà questo il vero motivo che ha portato Julie Maggi a intraprendere il Cammino di Santiago de Compostela? Non è sicura l’autrice di “Avventure sul cammino di Santiago” del perché un giorno abbia deciso di affrontare il lungo viaggio. Non occorre essere credenti o aver avuto una delusione d’amore per incamminarsi sul sentiero. Julie Maggi vive un’esperienza unica e indimenticabile alla scoperta di se stessa e della serenità con cui è in grado di affrontare questo percorso e ne scaturisce un bellissimo diario di viaggio dove appunta, con molta naturalezza, gli incontri fatti, i luoghi in cui viene ospitata, ma anche le difficoltà fisiche da affrontare.

L’autrice descrive pazientemente le vesciche, compagne di viaggio, con cui è costretta a convivere dal primo giorno e le cure giornaliere per lenire il dolore. Ricorda, spesso, i magici tappi tecnologici per le orecchie che la fanno dormire nelle camerate degli ostelli di accoglienza, circondata da tanti pellegrini russanti.

Le descrizioni dell’autrice sono arricchite da commenti esilaranti che sollevano i momenti più faticosi del lungo cammino (circa 800 km in tre settimane). Ci racconta che i ragazzi toscani sono fondamentali per la sopravvivenza e che alcuni gestori degli ostelli sono simpatici come “un dito in un occhio”. Ci narra delle croci lungo i bordi delle strade, perché tanti pellegrini nei secoli passati morivano durante il viaggio, ma anche dei criminali mandati di proposito per il lungo percorso con lo scopo preciso di farli schiattare, facendo loro espiare le colpe commesse.

Il diario di Julie Maggi è una piacevole scrittura autobiografica in cui, alla ricerca di una sua identità, ci offre preziose riflessioni e possibili risposte ai numerosi perché che la frettolosa vita quotidiana ci fa trascurare.

Se dovessi, un giorno, avere il coraggio – perché il desiderio c’è – di affrontare il cammino di Santiago, lo farei con il libro di Julie Maggi sotto il braccio.
​

“Non ci sono dei modi in cui intraprendere un viaggio, perché ognuno di noi è diverso, e i problemi che s’incontrano lungo la strada possono essere anche uguali, ma diverso è lo spirito di adattamento e le soluzioni che si trovano.”
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L'articolo su Leggere: Tutti (cliccare sull'immagine per ottenere la rivista)
Il libro, lo trovate in tutte le librerie ma, volendo, potete ordinarlo anche qui nello shop del sito. Provvederò personalmente a mandarvene una copia firmata :-) 

Autore: Julie Maggi

Titolo: Avventure sul Cammino di Santiago

Editore: Edizione dei Cammini

Pubblicato: Marzo 2016
Pagine: 182
Prezzo: € 16,00 (nelle librerie italiane - varia online)

Un anno per cambiare la tua vita: un nuovo libro illustato!

6/1/2017

 
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124 pagine - illustrato a colori :-)

Questo libro è diverso da tutti i libri che ho scritto fino ad oggi. Contiene più di cinquanta illustrazioni, ma non è un fumetto. Parla della mia vita, ma non è una semplice autobiografia. Descrive in che modo perdere peso, ma non è un libro di ricette dietetiche. Consiglia come rattoppare un cuore spezzato, ma non è un romanzo d'amore.

Un anno per cambiare la tua vita è un libro importante. La prima volta che lo pubblicai (circa un anno fa) era un libro diverso, senza illustrazioni e con uno stile schietto. E con uno pseudonimo. Ridete pure. Avevo paura di venir giudicata per quello che c'era scritto. E quindi scelsi un nome inventato: Hikari Yorokobi. Fu un'idea davvero scema, lo ammetto. 

Ma ora rieccomi qui, questa volta pronta ad affrontare il pubblico, nella buona e nella cattiva sorte. Perché mi spaventa così tanto quello che dirà la gente?
Perché questo è un libro vero. Non è una fiction.
In Un anno per cambiare la tua vita parlo di amore, di dipendenza, di indipendenza, di sincerità con se stessi, ci sono raccontate vicende personali, momenti drammatici (mancanza di un lavoro, relazione finita, sovrappeso, ansia...). E parlo di futuro. E, su questo converrete con me, non c'è nulla che faccia più paura del futuro. Specialmente quando si è nel mezzo del cammin della propria vita e ci si ritrova per una selva oscura e bla bla.

Dante ne sapeva qualcosa. 

Ma Dante non era una donna. E questo è un libro che parla in particolar modo alle donne. Perché se, Dio buonino, mi avessero spiegato certe cose a diciott'anni ora mi ritroverei con un libro di meno, ma con tante notti di sonno in più. Vi immaginate che bello poter tornare indietro e non frequentare quel cretino al quale avete dato tanto affetto prima di rendervi conto di quanto poco ne valesse la pena? O se vi avessero mostrato come voler bene a voi stesse anche quando vi sentite brutte come delle cozze? O se vi avessero aiutato a scegliere una carriera che fosse quella giusta per voi (e non vi avessero detto cose tipo: fai ragioneria/legge/economia, che poi trovi subito lavoro - uccidendo i vostri sogni - per poi ritrovarvi a trent'anni comunque senza lavoro/con un lavoro che non vi piace e decisamente incazzate col mondo)?

Ecco, questo libro parla di come riprendersi da queste batoste e vivere felici. Vi ci vorrà un po' di tempo: un annetto. Ma cos'è un'anno se paragonato al resto della vostra vita?
Perché, e qui voglio che vi fermiate un attimo a pensare, qualsiasi errore abbiate fatto nel vostro passato, non lo state compiendo adesso, né lo compirete domani. 

Leggerete delle mie avventure come emigrata, dei lavori più umili che io abbia fatto e di come anche quelle esperienze mi abbiano aiutata a divenire una persona più felice.
Anche questo libro affonda le sue radici in quello che ormai chiamo l'Oscuro Periodo.
Come dicevo nel mio post precedente, è interessante notare come certi periodi di cacca ci offrano poi (moolto poi), tanta ispirazione. Ma è una dimostrazione lampante di come non tutto il male venga per nuocere. 

Un anno per cambiare la tua vita è il mio manifesto per la riscoperta di se stesse, per il ritrovamento delle energie perdute, per la riaffermazione della propria voglia di vivere.

Perché noi sappiamo sempre come dare un taglio radicale a quella piantina di rose un po'  rinsecchita che agonizza sul nostro balcone. Ed è il segreto per farla rifiorire alla grande.

Nonostante tutte le cose difficili che la vita ci riserva c'è sempre un buon motivo per voler bene a se stesse. 

Condividete il mio libro con tutte le vostre amiche che abbiano bisogno di darsi una risvegliata, tutte quelle che sono appena uscite fuori da una relazione penosa, tutte quelle che meriterebbero di sorridere di più, che dovrebbero smetterla con "quel viziaccio" (fumo? alcol? cibo spazzatura? siti per incontri? pigrizia? tavernello?), che nascondono dentro di sé delle donne bellissime, che hanno paura di abbracciare il mondo, che si nascondono dietro al loro passato.

Aiutatemi a realizzare un piccolo-grande sogno: fare in modo che uno stile di vita positivo e consapevole diventi l'abitudine di quante più persone possibili. 

​Il mio libro lo trovate qui. 
Per coloro che volessero leggerlo su pc/tablet/cellulare ecco il link per l' applicazione:
https://www.amazon.it/gp/digital/fiona/kcp-landing-page 
Essendo molti miei libri in versione ebook, scaricando l'applicazione potrete leggerli - quasi - tutti! Yeeeeh!!

Novità! Il libro è disponibile anche in versione cartacea!
Lo trovate nel mio shop   :-)


Non fatevelo scappare. ;-)

Un abbraccio supergrande,
la vostra sghiribizza,

Julie


Anno nuovo...libro nuovo! +creazioni delle lettrici 

5/1/2017

 
Sono rientrata da qualche giorno dalle vacanze Natalizie e devo dire che come inizio anno è stato davvero fico. Come prima cosa lasciate che vi mostri qualcosa di superbellissimo: la foto della piccola Elsie che Audrey (dall'Irlanda) mi ha mandato. Non è carinissima?
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La mamma e la sorella di Audrey hanno comprato il kit presso il mio stand al mercatino di Natale ma voi potete trovarlo qui, nel mio shop online.

Altra cosa bellissima che voglio condividere con voi è un regalo speciale che ho ricevuto per Natale. Un omaggio realizzato da una mia amica. Un capolavoro di delicatezza e precisione (e per me questo è il top della vita). Purtroppo questo non è in vendita, è un pezzo unico che terrò per sempre vicino, come un porta fortuna di inestimabile valore. Ecco a voi la creazione in feltro della mia amica Laura Ferracioli.
C'è poco da dire. Amo questo cuoricino di feltro, per me contiene il meglio che si possa sperare per l'anno nuovo: amici, amore, tranquillità.

Le vacanze mi hanno dato modo di riposare, ma anche di trovare l'ispirazione necessaria per proseguire i lavori di un libretto sullo stile di The Blank Room (ora alla seconda ristampa e best seller delle autoproduzioni del 2016). Questo fumetto vedrà la luce - si spera - prima dell'estate e tratterà ancora (come il suo sopra citato predecessore) di tematiche come l'abbandono, le ferite amorose e il ritrovamento di sè. Del resto è naturale che io consideri questa nuova storia (che, per chi volesse saperlo, si chiamerà Gli Sconosciuti ) come la sorella di The Blank Room: le idee di base per i due script sono nate nello stesso periodo, ovvero tre anni fa. Credo che manchi ancora qualcosa, a livello di scrittura, quindi, come ormai faccio ogni volta che creo un libro nuovo, lascerò che maturi lentamente. 

Mi inizio a chiedere, quante storie verranno fuori da quel periodo tormentato?
Possibile che davvero l'ispirazione si annidi sempre negli angoli più bui? 

Per oggi è tutto, ma tenetevi pronti: una bella novità salterà fuori nei prossimi giorni.

Baci dalla vostra pastrocchia,
​Julie

Natale in Yorkshire+cucina inglese+buoni propositi.

21/12/2016

 
Ed ecco che l'inverno è arrivato, con il suo freddo intenso e il bisogno spasmodico di nutrirsi di cioccolata calda quotidianamente. Eh vabbè, faremo questo sforzo.

Tra qualche giorno parto per lo Yorkshire, dove passerò le Feste. Mi mancano i panettoni, i pandori e gli struffoli e tutte le delizie che per Natale sembravano piovere sul tavolo da pranzo (lo so, lo so, che c'erano due elfi in cucina). Ma non buttiamoci giù: in due anni e mezzo di vita in Inghilterra ho scoperto che anche qui si mangia bene. Solo che la gente non lo sa. Non lo sanno nemmeno gli Inglesi. Ecco alcuni esempi di cibo tipico.
Come avrete notato non mi sono impegnata molto per darvi esempi di cibo "sano". Ma di certo una porzione di "Eggs Benedict" (e non pensate subito a Cumberbatch) non è di certo meno salutare di una di lasagne. E nella prima foto potete notare come io abbia associato la frittura mista di pesce ad una bella insalata. L'ultima foto è una bella tanichetta di Cider , o sidro, come lo chiamiamo noi. L'ho scoperto a Cheddar, mentre aspettavamo l'autobus sgranocchiando crackers e formaggio. Prima di giudicare dovete assaggiare.

Ora, per l'anno nuovo io e il mio ragazzo abbiamo deciso di provare tante diete diverse, da quella paleo a quella vegetariana indiana, a quella dei "succhi" fino ad arrivare alla vegana. Perché? Perchè no? L'idea è di sperimentare nuovi modi di cucinare il cibo, cercando di allargare i nostri orizzonti culturali e culinari. 

Ma parliamo di libri.
Un anno fa scrissi un libro sotto pseudonimo, lo pubblicai tramite Amazon e stetti a vedere cosa succedeva. La verità è che ricevetti molti feedback positivi, alcune critiche e molte idee. Quindi ritirai la pubblicazione, la rilavorai per bene e ci aggiunsi una cinquantina di illustrazioni. Poi la mandai in giro ad un po' di editori italiani. Il risultato? Qualche risposta interessante, inclusa quella di un editor strafico di cui non farò nome. Ma in sostanza, niente di fatto. Quindi ho deciso che, se dopo Natale non ricevo una risposta positiva definitiva, ripubblicherò personalmente questo libro misterioso (l'ho già impaginato), per la vostra gioia e per la mia. E speriamo che abbia tanto successo, così che qualcuno, là fuori, si morda le mani per esserselo fatto scappare.
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Una cosa la devo dire: un po' di tempo è passato da quando ho iniziato a pubblicare (e ripubblicare) i miei libri e, anche grazie allo shop online, le cose vanno migliorando.
Inizio a capire come funziona e questo vuol dire solo una cosa: che prima o poi tutti gli ingranaggi andranno al loro posto ed io avrò un libro dal buon contenuto e dalla bella grafica, accompagnato da una buona promozione e da tante recensioni positive. E a quel punto anche gli altri libri andranno meglio.  Lo so per certo. 

Per eliminare tutte le distrazioni ho anche deciso di prendermi una pausa di riflessione dal mio Facebook personale (continuo ad usarlo per i messaggi, ma ho deciso di non leggere né pubblicare nulla o quasi per un anno - ho iniziato il giorno del mio compleanno).

Inoltre c'è il primo libretto illustrato della serie Elsie The Mouse, al quale sto lavorando alacremente ma senza fretta e con grandi dosi di tè verde ad accompagnare i miei schizzi e le mie acquerellate. Prevedo di finirlo per febbraio e vorrei provare a trovargli un editore inglese. Come mai? Perché la mia vita adesso è qui e prevedo che resterà qui. ​
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Mi piace partecipare a fiere del libro e mercatini vari, ma di certo non posso continuare per sempre a fare avanti e indietro dall'Italia. Devo cercare di costruire le fondamenta della mia carriera artistica qui, nella patria dell'editoria bella (voi non potete capire la bava alla bocca quando vedo certe edizioni con copertina rigida ricoperta, lettere in rilievo e carte pregiate - della serie "invogliare il lettore a spendere in nome della qualità"). 

So che ce la farò. :-) ​

Un abbraccio natalizio dalla vostra struffola preferita,
​Julie

Natale si avvicina! Novità+progetti illustrati+video!

5/12/2016

 
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Eccomi qui, finalmente, a raccontarvi un po' delle ultime novità.
Con il Natale in avvicinamento le cose da fare si moltiplicano a vista d'occhio: pacchettini da spedire a lettori di tutto il mondo, mercatini di Natale a cui partecipare, riunioni con gli artisti locali e soprattutto (ansia suprema del mese di dicembre) comprare i regali ai parenti. Ormai ci ho fatto l'abitudine: ogni anno una parte di me non vede l'ora di trovare cose simpatiche e carine (e magari utili) per mamma, papà, fratello, nonna e amici vari. L'altra parte di me ha il terrore di arrivare l'ultimo giorno senza aver ancora trovato qualcosa di abbastanza fico che valga la pena essere comprato e impacchettato (dalla sottoscritta, ovviamente: impacchettare regali è uno dei piaceri della vita).

Ma  quest'anno è un'anno speciale perché, per la prima volta, non mi ritrovo ad incartare solo i pacchettini per i parenti ma anche quelli per le persone che acquistano nel mio negozio online i miei libri, giocattoli (non ditemi che non avete ancora visto questo) e stampe. L'emozione è grande e mi sento sempre onorata quando ricevo un messaggio che mi dice che Angela ha comperato un libro per il suo bimbo o che Dario ha ordinato delle stampe per la sua ragazza. Ogni volta che spedisco un pacchetto mi rendo conto di quanto io sia fortunata a poter interagire con persone che apprezzano il mio lavoro e che mi fanno sentire amata. 
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Ma lasciate che vi mostri un regalo che ho ricevuto per il mio compleanno (ah, visto che ci sono, GRAZIE ancora a tutti e tutte coloro che mi hanno scritto su Facebook e che mi hanno lasciato bellissimi messaggi e recensioni). 

Quello che vedete qui sotto è il video (in Inglese) del mio libro The Moon. 
Questo video è stato realizzato dalla mia amica Jo (ricordate? quella con cui ho realizzato le istruzioni per realizzare un orsetto arcobaleno all'uncinetto? Qui potete scaricare gratuitamente il PDF).
Insieme a suo marito Brian ha voluto farmi questo bellissimo regalo: ha registrato la sua voce, montato le immagini e mi ha donato un audiolibro illustrato del mio racconto!

The Moon from Julie Maggi on Vimeo.

Non potete immaginare quanto mi abbia fatto felice ricevere questo regalo e l'idea che adesso i bambini possano ascoltare la storia tutte le volte che vogliono mi rende davvero contentissima. Per adesso il video è solo in inglese ma, il giorno che avrò la possibilità di realizzarlo in italiano, non mancherò di farlo. Per ora potete trovare QUI il libro cartaceo in entrambe le lingue (ve lo spedisco autografato, con un piccolo disegno).
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Prima di tornare al lavoro vi mostro una piccola anteprima del progetto al quale sto lavorando adesso. Si tratta di un piccolo libretto illustrato con il mio nuovo personaggio: la topolina Elsie! Spero che vi piaccia, io ne sono innamorata. Come sempre sto usando i materiali che trovate in questa lista qui. Non vedo l'ora di finire questo libro ma nello stesso tempo mi sto prendendo il tempo necessario per curare ogni dettaglio e rifare le illustrazioni anche quattro volte prima di ultimare le versioni definitive. In realtà ho già praticamente un'altra storia con questo personaggio ma devo rivedere alcuni passaggi nella narrazione e, non avendo un editore (ergo - una data di consegna), posso prendermi il lusso di mettere in pausa quella storia, mentre finisco questa. Tanto il personaggio è lo stesso e per me, fare uscire prima questa o quella non cambia. :-)
Spero che vi abbia fatto piacere leggere un po' di novità e vi auguro un pre-Natale non troppo faticoso.
Un baciotto dalla vostra frullatrulla,
​Julie

Somnium è tornato! Misteri, simboli e verità nascoste: un racconto mistico e illuminante.

2/11/2016

 
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Il tema è il sogno, visto come qualcosa di temporaneo o di eterno. Un parallelo tra la notte e la morte, una porta che si apre sulle verità che da sempre l'Uomo va cercando. 
Somnium è di sicuro il più oscuro dei miei racconti ma per qualche ragione è anche uno dei più amati dai miei lettori. Venti illustrazioni simboliste arricchiscono il testo: se analizzate, rivelano significati nascosti che vanno ad arricchire il racconto e lo rendono spunto per una meditazione attiva. 

Come il più recente The Blank Room (al momento disponibile esclusivamente nello shop di questo stesso sito), anche Somnium è un racconto pensato per coloro a cui piace un testo di spessore più ampio. Si tratta di una lettura veloce e lenta allo stesso tempo. Si può leggere in due modi diversi. Ecco un esempio:
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  1. Il testo, letto da solo: "Il tempo è amico di chi non lo teme. Il futuro è svegliarsi. " si riferisce all'importanza della comprensione del valore della propria vita. Coloro che non temono il passare del tempo, ma che anzi sanno sfruttarne le potenzialità, non ne sono spaventati, ma stimolati positivamente. Il futuro è rappresentato dalla presa di coscienza. Come un risveglio dalle vecchia vita, quella in cui non ci si impegnava per creare un domani migliore.
  2. Aggiungendo al testo il significato dato dall'immagine presente nella pagina, in questo caso, una civetta, si entra in una lettura più profonda: questo animale è da sempre associato con la saggezza. In questo caso è per il lettore una specie di indizio, un aiuto per la lettura e l'interpretazione.
Un po' come se si stessero interpretando delle rune o delle carte, nel momento in cui si legge questo libretto illustrato, è importante concentrarsi. Il premio, per il lettore attento, è la consapevolezza di aver fatto un passo importante verso la conoscenza di sé.

Somnium è un piccolo ma prezioso libretto. Ricordo ancora mentre ci stavo lavorando su, quanto mi sembrassero vivide le immagini che mi trasmetteva il mio inconscio mentre ripetevo tra me e me, come un mantra, le frasi che compongono il testo. Spero che possa donarvi una piacevole lettura e che possa trasmettervi le stesse sensazioni che ho provato io mentre lo creavo.

Somnium (e molti altri dei miei libri) si trova in vendita nello shop di questo sito. 
Moltissime grazie a coloro che vorranno leggerlo e farlo scoprire ai propri amici e parenti.

Baci!
​Julie​
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