A volte, soprattutto alla sera, i pensieri ti saltano letteralmente addosso, come iene su di una carcassa (perdonate l'allegria). A me è successo e succede molto spesso. Si tratta di ansie e di tristezze varie, shakerate per bene e servite con foglioline di menta. Tu sei lì, che ti godi la tua serie preferita su Netflix ed ecco che il primo pensiero ti assale: "Non hai finito di preparare il file per il progetto X". Sembra un pensiero innocuo, te ne liberi con un "Lo finisco domani". Poi arriva un bel "Il tuo lavoro non vale una cippa", seguito da un simpatico "I tuoi parenti/amici/conoscenti/perfetti sconosciuti pensano che la tua vita sarebbe meglio impiegata in altro modo". Poi si passa agli attacchi fisici "Non ti libererai mai di quella pancia". "Ci saranno sempre persone che ti giudicheranno perché la tua faccia non è proprio niente di che/assomiglia ad una cozza pelosa". Oppure i sempre validi "La casa fa schifo, sei proprio negata per le pulizie" (e questa me la dico anche se so bene che non è vero) "il tuo guardaroba è da sfigata" ecc... ecc... ecc... Potrei continuare per pagine intere. Io sono una di quelle persone che, dopo averlo scritto, dovrebbe rileggersi Un anno per Cambiare la tua Vita una volta alla settimana, per convincersi che va tutto bene. Ma è così, ci sono momenti difficili, non perché qualche cosa di gravissimo sia accaduto nelle nostre vite, ma semplicemente perché non sempre si hanno le stesse energie ogni singolo giorno della settimana. Ci sono momenti in cui, anche nelle condizioni più avverse, si è in grado di ruggire come leoni/esse e partire alla carica. Altri momenti in cui, anche se sembra che tutto vada bene, non ce la si fa proprio. Sarà forse che tutte le batoste e le ansie si accumulano per poi ricaderci addosso in un'unica grande cascata ghiacciata? Può essere. La cosa però mi ha fatto pensare alla tecnica che usavo da ragazzina per trovare un poco di pace nei momenti di ansia e depressione. Trovavo rifugio nei miei libri preferiti: soprattutto quelli illustrati. Avevo bisogno di staccarmi un attimo dal mio mondo ed entrare in un altra vita, fatta di cose belle, serene e positive. Mentre pensavo a queste cose mi sono resa conto che (grande scoperta), non solo non sono l'unica al mondo a provare queste sensazioni, ma può essere che là fuori ci siano altre persone alla ricerca di questo mondo alternativo, di questa isola sicura dove rifugiarsi nei momenti più difficili. Così ho deciso di creare un magazine. Mentre aspetto (dovrei dire aspettiamo) che il libro di Elsie sia pronto, sto pensando a qualcosa che potrebbe essere un modo, per me e per voi là fuori che condividete i miei stati d'animo a volte un po' tristini (per fortuna non molto spesso) per tirarci su di morale. Vorrei creare un magazine in cui inserire storie, ricette, aneddoti e piccole ricerche, illustrazioni e progetti DIY (do-it-yourself, che sta per "fai da te"). Non so bene con quale frequenza uscirà, e non so nemmeno se riuscirò a crearne più numeri, ma questo è il primo.
Lo userò come esercizio per ritrovare il buon umore e le energie perdute. E prometto che mi sforzerò in ogni modo per fare sì che questi sentimenti positivi passino a voi, miei cari lettori/ici. Come sempre vi abbraccio e vi do appuntamento al Treviso Comic Book Festival, tra 2 giorni. la vostra semi-ottimista, Julie Comments are closed.
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